Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO PRIMO.
      J 05
      penisola per ripigliare la coltivazione delle terre devastate; i cittadini, temendo sempre nuove e più terribili irruzioni, rimasero nel loro asilo. Non potendo lungamente durare prive di governo, è da supporsi che ciascuna delle isole scegliesse un capo, detto, alla foggia romana, tribuno, il quale amministrava la giustizia, e rappresentava la popolazione nelle assemblee generali, che secondo le occasioni, ragunavansi per provvedere alla difesa comune. Cosi formossi lo stato veneto, che ne' sui primordii ci si presenta in sembianza di una confederazione politica delle genti libere di parecchie città. Seguita poscia la conquista longobarda, i popoli dell' isole venete che si mantenevano indipendenti, accolsero tutti coloro che affluivano a quell'arca di salvazione per sottrarre le sostanze e le libertà loro alla furia de' barbari. Quel gruppo d'isole in tal modo rrebbe assai d'importanza; e in progresso di tempo l'ambizione, che è tanto più disastrosa agli stati, quanto essi sono piccoli e deboli, accese dissenzioni e conflitti fra isola ed isola. Mentre i Longobardi le minacciavano dalla parte di terra, gli Schiavoni, occupanti le coste dell' Adriatico difaccia alla penisola, le aggredivano dalla parte di mare. Fattosi manifesto agli occhi di tutti il pericolo di una intera rovina, gli abitanti fecero senno, deposero le gelosie e le ire scambievoli, e convennero di rafforzarsi formando un governo comune ed affidandolo nelle mani di un magistrato supremo, che chiamarono doge, vocabolo che differisce per la sola pronuncia da quello di duce o duca, come dicevasi il capo politico che reggeva le città soggette allo impero bizantino. Tale fatto, che può considerarsi come il vero principio della veneta repubblica, seguì nell'anno 697, e il primo doge ebbe nome Paolo Anafesto.
      Cxià novantuno anni innanzi la creazione del primo doge, un gravissimo fatto era seguito ne' popoli dell' isole, voglio dire la diocesi d'Aqnileia era stata scissa in due: la quale scissura nacque da ciò che il patriarca d'Aquileia obbediente ai Longobardi, accettò i decreti dell'abolizione delle immagini , sanzionati dagli augusti orientali, e il vescovo di Grado, eletto dal libero popolo delle isole, ricusò di riconoscerli, mantenendosi fedele alla dottrina della chiesa di Roma. Sif-
      1 Paolo Diacono , lib. VI, rap» 49. xStoria dei Comuni italiani.',— 1. 10


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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