Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO PRIMO. J 05
      darsi che in quelle tali città esistesse una costituzione popolare? Primo tra tutti a far lume sopra l'oscuro subietto fu il venerando Muratori/ ma chi lo ha seguito nel mal noto cammino, in Italia e fuori, non pare che ci abbia veduto più chiaro;' e tutti in fine de' conti d' altro non ti regalano che d'una ipotesi più o meno logicamente congegnata, ma ipotesi tuttavia, e quindi non accettabile come fatto dalla storia, la quale deve sempre tenersi al certo non al possibile. E per raccogliere una pretta ipotesi troverebbe compenso il lettore al fastidio di brancolare per una interminabile selva di barbare citazioni, che oramai sarebbe agevole accatastare, ma.che ricostrutte con arte maravigliosa non potrebbero mai comporsi in modo da riprodurre la forma primitiva, come si farebbe de' frammenti d'una statua sparsi fra le rovine?3
      Da tutte le indagini fatte sinora, da tutti i documenti raccolti e scrupolosamente studiati si ricava soltanto che lo emanciparsi delle città non fu una rivoluzione politica contro il potere regio, ma una rivoluzione sociale contro la feudalità; quando i popoli parlavano di libertà o d'indipendenza intendevano di emanciparsi dalle angherie de'baroni, andare e venire senza molestie da un luogo ad un altro, comprare, vendere, testare liberamente, insomma conseguire quelle che chiamansi libertà civili. Siffatto movimento in tutta 1" Italia, e massime nelle contrade settentrionali, si manifestò universalmente verso il secolo undecimo; ed appunto perchè fu universale operò vigorosamente e conseguì lo scopo propostosi. Nel principio del susseguente secolo le principali città avevano istituito il governo consolare, specie di autonomia che non poteva dirsi assoluta ma relativa, non di diritto ma di fatto, in quanto ciascuna di quelle reputavasi sempre soggetta all' alto dominio dello imperatore. Ciascun popolo dopo di avere con-
      1 Vedi lesne Antiquit. ìtal. Medii Aevi.eA in ispecie la Disser. XLV.
      2 Vedi fra gli altri, Pagnoncelli, Dell' antichissima origine de' M uni-cipii Italiani. — Itaynouard , Uistoire du Droit Municipal cn France. — Leo, Vicende della Costituzione delle città Lombarde.—Balbo, Opuscoli per servire alla storia delle città e dei comuni d'Italia , ec.
      3 È degno di ammirazione e di studio il capitolo, dove il Savigny tratta dell' Organizzazione giudiciaria de'llomani sotto la dominazione barbarica. Si su che il suo elaborato sistema riposa sul principio che, caduto l'impero , le istituzioni municipali romane rimasero vive.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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