Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      CiSTORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      principesse prostitute, peggiori forse della stessa Messalina de'vecchi tempi imperiali, sono le figure precipue dell'osceno ed orribile quadro di quel tempo. Morto Berengario, Rodolfo era ricomparso in Lombardia, dove trovò potentissimo il partito di Ermengarda. Costei covava in cuor suo il disegno di cingere la corona italica sul capo di Ugo suo fratello, intendimento ch'ella aveva ereditato da Berta sua madre. Ermengarda, vedova allora di Adalberto d'Ivrea, teneva Pavia allorquando Rodolfo si presentò con un poderoso esercito. La bellezza lo acceca e lo prostra a' piedi di lei. Lamberto e gli altri suoi sostenitori se ne sdegnano, lo abbandonano; e arridendo al secreto disepo della donna, si collegano con essa e chiamano Ugo dalla Provenza. Costui sbarca a Pisa, va a Pavia, poi a Mantova, dove trova il pontefice Giovanni X e patteggia per ottenere la corona imperiale. Trattanto Marozia, moglie di un cognato di Ugo, la quale signoreggiava assoluta in Roma, temendo la propria rovina, spinse i suoi ad assaltare il palazzo Laterano, dove uccisero il fratello del papa, e il papa stesso trascinarono in carcere. Marozia trionfante fece nominare tre papi, 1' uno dopo 1' altro; finché nel 932 si con-_ giunse in matrimonio con Ugo. Un giorno ella comandò ad Alberico, figlio ch'ella aveva avuto dal marchese di Spoleto, di dare l'acqua alle mani del re: dicesi ch'ei lo facesse con mal piglio e ne ricevesse dall' offeso principe uno schiaffo. Il giovane arde di sdegno, cospira coi nobili, concita il popolo, pone in fuga il patrigno, e sotto il nome di senatore, di tribuno, di console — nomi cari sempre ai Romani, perocché rammentavano loro i tempi gloriosi della grande repubblica, illusorio ma non lieve compenso in tante miserie — regna ventidue anni in Roma accanto al fratello Giovanni X pontefice, anch' egli vergognosamente schiavo del tiranno.
      Frattanto Rodolfo di Borgogna di nuovo tenta di conquistare l'Italia: ma la impresa termina col riconciliarsi con Ugo il quale gli cede in cambio la Borgogna meridionale, e regna solo e indisturbato; e forse gì' Italiani avrebbero quetato alquanto se egli non si fosse sconsigliatamente appigliato alla politica di ingrandire i proprii parenti empiendo di loro le signorie e i vescovati, e spogliando o minacciando di spogliare


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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