Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      CiSTORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      licenze stemperate e frenetiche che sogliono prodigare i popoli ad un principe che hanno prima offeso: ma dopo quattro anni ecco calare di nuovo i Borgognoni sopra Pavia capitale del regno. Il misero Berengario, scorato,infermo, abbandonato da tutti, è costretto a fuggire perfino da Verona. Ma mentre Lodovico, ebbro di vittoria, sfavasi quivi a tenere splendida corte, il fuggitivo principe piomba di notte inaspettato come un fulmine, prende il nemico, e in pena dello spergiuro, fattigli strappare gli occhi, gli concede di ritornare in Provenza.
      XXX. Neil' anno dopo seguì un avvenimento che va particolarmente notato nella storia de' popoli italiani per le mirabili conseguenze che produsse. Riconosciuto una seconda volta re di tutta l'Italia Rerengario, i Magiari invadono nuovamente le terre lombarde, e le saccheggiano in modo orribile a dirsi. Al loro impeto resistono soltanto i luoghi fortificati, e però mentre Berengario patteggia con essi e compra con danaro la loro ritirata, comanda, o come altri vuole, soffre, che a sostenere nuove aggressioni, le città si fortifichino, il che importa che alle libertà cittadine concedesi un luogo sicuro dove potersi difendere e crescere. Che il principe abbia voluto alle città ed a' baroni consentire un diritto da cui la sovranità a quei tempi di perpetuo scompiglio abborriva, non credo; che le cose presenti, e più anche il timore delle future, glielo abbiano imposto, è probabile: vero è che da quel-1' anno in poi i luoghi fortificati per tutto il regno italico vennero infinitamente crescendo, finché si giunse al tempo in cui non era casa di potente che non fosse munita, o borgo, comunque piccolo, che non fosse chiuso di mura. Ma di ciò più innanzi a luogo opportuno.
      L' audacia de' Saraceni, che stanziati nelle isole infestavano di continuo il paese meridionale e le coste tutte d'Italia minacciando la stessa Roma, mosse papa Giovanni X nel 915 ad offrire la corona imperiale a Berengario, qualora avesse liberato la chiesa dal pericolo di coloro che ne agognavano lo esterminio. Berengario accettò l'offerta, ricevè la corona, si dette poco pensiero degli infedeli, ai quali altro non fece che un po' di paura, e ritornò nell' Italia settentrio-


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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