Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO PRIMO.
      J 05
      sostegno degli stranieri; i quali sempre che fossero chiamati alle italiche terre, venivano da ausiliari e conducevansi da ladroni a maggior detrimento di coloro che dovevano proteggere. I due principi quindi conclusero un trattato, per cui bipartendo l'Italia, Lamberto prese la occidentale, e Berengario la orientale: partizione che non poteva durare, imperciocché i nobili e i prelati possedendo terre in entrambi i nuovi regni, trovavansi vassalli di ambidue i re, e quindi era forza ne nascessero nuove ed infinite discordie. A impedirne i di-satrosi effetti poco dopo seguì la morte di Lamberto in Italia e quella di Arnolfo in Germania; e Berengario rimase solo signore dell'italico reame. E forse, libero di operare, sarebbe stato meno tristo principe se non gli fosse sorto contro a contendergli la corona Lodovico re di Borgogna che fece risollevare il capo alla parte di Lamberto. In questa gli Ungheri, o diremo meglio i Magiari, nuovi barbari, irrompono sull' italico paese; dapprima sperimentando avverse le sorti dolla guerra fanno segno per retrocedere, ma ridotti poi alla disperazione, imperciocché gì' Italiani volevano sterminarli, ricombattono, vincono e devastano le contrade. Tale sciagura tolse ogni credito a Berengario, dacché fu sempre costume de' popoli chinarsi a chi sotto la corona trionfale cinga di splendore le passate turpitudini e le presenti, mentre sulla fronte del vinto appaiono più orribili le proprie scelleratezze. Adalberto marchese di Toscana e non pochi altri nobili di Lombardia invitarono Lodovico di Provenza, il quale sceso in Italia, e incoronato dal papa, costrinse Berengario a cedere ed a fuggire in Baviera; e il suo stesso marchesato di famiglia, cioè lo stato del Friuli e di Verona, fu concesso dal nuovo re a Sigiberto. Ma questa larghezza usata dal re a prò del suo fedele, spiacque a Adalberto, il quale pensò tosto a disfarsi del nuovo signore. Cominciò quindi a negoziare segretamente con Berengario, e raccolse una potente e numerosa parte a fine di riporlo sul trono. Il provenzale se ne accorse, tentò di ritirarsi in Provenza, ma non gli fu consentito lo andare, se non dopo di avere fatto solenne sacramento di non riporre mai più il piede in Italia.
      Berengario tosto fu risalutato re e ricevuto con le onori-


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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