Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO PRIMO.
      J 05
      XXIX. Avendo fin qui favellato dell' Italia con vocabolo generale, potrebbe, a chi non sono famigliari le vicissitudini di que'torbidi tempi, sembrare che a tutta la penisola toccassero le medesime sorti, dall' anno in cui cadde la potenza romana fino al periodo che intendiamo togliere come punto di mossa alla nostra narrazione. Per la qual cosa ci pare opportuno seguire con più ordine cronologico e con maggior precisione le vicende de' popoli italici. Dopo la trasformazione politica operata da Carlomagno, l'Italia era così divisa. Il regno componevasi del paese posto fra il Po e le Alpi, oltre l'Istria, Modena, Parma, Lucca e la Toscana. Venezia, Genova, e forse anco Pisa avevano reggimento proprio; l'esarcato di Ravenna era della sedia pontificia. A mezzogiorno parecchie città riconoscevano la sovranità dello imperatore d' Oriente; talune erano rette da governatori, duchi, straticoti o cata-pani; in altre, fra le quali notevolissime erano Amalfi, Gaeta, e Napoli, la dominazione imperiale era un' ombra, era soltanto di nome; di fatto governavansi da sè. Dalle ruine della potenza longobarda erano campati tre ducati, il Friuli, Spoleto e Benevento ; tutti per diritto feudale rimasero soggetti a' nuovi imperatori occidentali, ma l'ultimo, fattosi dappoi principato potentissimo, scosse il giogo e pretese alla indipendenza anche di nome : potenti anche erano il marchesato d'Ivrea costituito dai Longobardi come freno ai Franchi vicini, e quello di Toscana. La Sicilia, Malta, la Corsica e la Sardegna vennero mano mano invase, quindi durevolmente dominate, da' Saraceni. yEra a un di presso tale la partizione dell'Italia a que'tempi, e però il suo ordinamento politico non poteva essere uniforme: e nondimeno ella reputavasi per diritto sottoposta agli eredi'del rinnovatore dello impero d'occidente. Dopo otto re della famiglia di lui, dieci principi italiani o borgognoni collegati con la dinastia de'Franchi, contesero tra loro per lo spazio di settanta anni per la corona italica. Mancato Carlo il Grosso nell'anno 888, mentre il principe Eude o Odone usurpava il trono francese ai discendenti legittimi di Carlo Magno, e Bosone fondava una nuova dinastia in Provenza, ed Arnolfo un'altra in Germania, Berengario, marchese o duca del Friu-
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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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