Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO PRIMO. J 05
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      ed Impero si sfidano ad una battaglia ostinata che dura parecchi secoli, e che insanguinando la penisola, scuote, agita, / vivifica gli èlementi della vera italianità, elementi che non erano morti, ma impacciati ed oppressi, e risorgendo, apparentemente come ripristinazione del vivere antico, riaprono ai popoli italici un cammino di civiltà, avente le forme sostanziali e il vigore d'una vita primigenia. Considerando come ossa, disimpacciatasi da sì numerosi e gravi impedimenti, si definisse, s'ingrandisse e si muovesse diffondendosi per tutta l'Europa, saremmo indotti a reputarla portento più presto favoloso ed unico, che veridico e raro, ove ciò fosse seguito in qualche epoca rimota del mondo antico.
      XXIII. Massimo tra gì' impedimenti ritardatori di tale civiltà fu quel sistema di governo che si chiama feudale, sì per la stessa indole sua, e sì per essersi stabilito universalmente in quasi tutta l'Europa. Era una forma nuova che nella sua semplicità, o come altri direbbe, nel suo embrione, potrebbe ravvisarsi, e per parlare più propriamente, supporsi esistente ne' paesi occupati dai barbari, innanzi che migrassero e invadessero Io impero. Da poi che le loro irruzioni, succedentisO per quattro secoli circa senza posa, scomposero gli ordinamenti politici del mondo romano, la feudalità fu la prima forma sociale, che, sviluppatasi da quella confusione di popoli, di leg- , gi, d'istituzioni, di consuetudini, di lingue, pareva volesse/ annettere l'uomo alla terra, mentre lo rendeva solitario : la quale cosa è contro l'umana natura che è essenzialmente socievole, e che per istinto d'utilità persuade le moltitudini a congiungersi in modo che ciascun uomo ottenga riposo o almeno protezione sotto queir ente morale che chiamasi stato. Il sistema feudale invece sconnetteva cotesto necessario congiungimento: e mentre i popoli tentavano con quel mezzo di conseguire la pace, dietro alla quale è loro destino agognar sempre, nonostante le delusioni perpetue per non averla potuta mai stabilmente conseguire, gettavansi in una rete più intricata di nuovi disturbi e di guerre.
      Senza seguire minutamente la storia dello sviluppo della feudalità, nello studio della quale i dotti del secolo passato s'immersero, e sulla quale quelli del presente, farneticandoStoria dei Comuni italiani. — 1. G


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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