Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      56 STOIUA DEI COMUNI ITALIANI.
      essere i governi di conquista, non mai malvagio per sistema, erano tuttavia considerati come stranieri, nè si erano potuti purgare della macchia di usurpatori. Era dunque agevole alia chiesa mutare a danno loro l'opinione de' popoli italiani, non affatto disposta in loro favore.
      A compire il proprio disegno i papi avevano rivolti gli occhi ai Franchi fino dai primi tempi che costoro furono convertiti alla religione cristiana. Erano essi di quelle razze germaniche, presso le quali la religione era affidata a parecchie particolari famiglie. La conversione però era un fatto politico, nè dipendeva dalla convinzione individuale di colui che l'abbracciava, ma dalla volontà del capo; il quale nella sua particolare conversione includeva quella del popolo a lui soggetto. Allorché Clodoveo si battezzò, tremila de' suoi, tuttavia pagani, abbracciarono il cristianesimo senza sapere ciò che si facessero.1 La cerimonia avvenne a Rheims; le vie erano parate con pompa non mai prima veduta; Clodoveo che procedeva a lato del vescovo fra innumerevole turba di popolo, attonito a tanto splendore di cose, gli chiedeva: È questo il regno di Dio dove hai promesso di condurmi?2 I missionari cristiani, che si mantennero sempre amici de'Franchi e li trovarono ubbidienti alle loro voglie di correggere col ferro e col fuoco quelle genti — come avvenne de'Bretoni, fervidissimi sopra tutti i credenti nell'evangelio di Cristo, ma discrepanti in qualche punto di dottrina religiosa — scrivevano a Roma meraviglie della prosperità della chiesa ne' dominii de' Franchi; e però il clero fino d'allora dette loro il titolo di pii e cultori della vera religione.3
      Gregorio Magno, commettendo a Childeberto di fare eseguire colla forza dell'armi i suoi comandamenti pontificali, lo inanimisce alla guerra, e gli manda certe reliquie, perchè i fedelissimi militi, portandole appese al collo, vengano liberati
      1 Thierry, Hùloire de la Conquète d'Anglelerre , lib. I. —Procopio parlando de'Franchi dice : « Ita Christian! sunt isti barbari, ut multos prisoas superstitionia ritns observenf, humanas hostias fitque impia sacrilicia adhiben-tes. » Ad an. 540.
      1 Thierry, Ilisl. de la Conqufle d'Angl., lib. I, p. 38.
      8 « Pia et verpe religionis cultrix Krancorum dominatili. • Vita S>. Dal' malli. I Borgognoni erano Arriani.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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