Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO PRIMO. "45
      a lamentarle amaramente.1 Mentre essa studiavasi di separare il mondo intellettuale dal politico, mentre predicava la inviolabilità de'diritti dell'uomo, pretese di dominare la parte dell' ente umano, sopra la quale la tirannide civile non ambì mai di avere predominio, cioè la coscienza. Pongo da canto i dommi e i misteri spettanti alla dottrina puramente religiosa della chiesa, i quali mirando al soprannaturale, stanno e staranno ognora in una sfera sublime, alla quale mento creata non può trascendere; ma parlo della disciplina. La chiesa per diffondere le sue dottrine, per serbare intatta la unità universale del suo culto, si appigliò allo espediente della coazione: e nel tempo medesimo che predicava piena libertà d'arbitrio, e su quella fondava tutto il merito e demerito degli atti umani, il che importa, che essa poneva cotale principio come fondamento di tutta la scienza morale, attentava alla libertà umana, inibendo la libera discussione nelle materie religiose. Principio infausto di contradizione, il quale più tardi produsse quegli sconvolgimenti morali e politici che allagarono di sangue cristiano la terra redenta e benedetta da Cristo, ed accesero i nefandi roghi della Inquisizione. Per quella legge immutabile della natura, che la repressione accresce impulso all'oggetto represso, lo spirito umano di quando in quando ruppe le catene, e con ingente violenza mostrò la propria individualità in forme gigantesche, e cooperò a sviluppare il carattere vario, scomposto, indipendente, che distingue la civiltà nuova dalla antica.
      Il maggiore rimprovero che è stato fatto alla chiesa, è quello di avere usurpata la potestà temporale, quasi avesse intendimento di concentrare in sè sola tutti gli elementi della civiltà e dominarla a suo talento. La questione è di gravissima importanza, e va considerata con tutta calma di mente e libertà di giudizio. A mio vedere, un sistema che ammettesse l'egoismo come il principio massimo, sostenitore di tutto il creato, o produttore di quell'armonia che mantiene congiunte le parti formanti la macchina dell'universo, ovvero come lo spirito universale diffuso per entro a tutte le cose, perverrebbe
      ' Fusnbins, lib. Ili, e. 26, e lib. VI, c. 21.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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Cristo Inquisizione