Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      STORIA 1>E1 COMUjNI ITALIANI.
      tale da essere rovesciato a terra dal primo vento, che gli soffiasse contro impetuoso.
      Egli è degno di nota come fra tanti imperatori che successero a Tiberio, sino a cotesto trapasso di corte imperiale in Bisanzio, non ve ne fosse alcuno che intendesse e perfezionasse l'ordito della tela che con ammirabile magistero di astuzia quel tristo.principe aveva cominciato a tessere. Di quando in quando, mentre gl'imperatori, per varie cagioni, porgevano óccasione ad ondeggiamenti politici, il senato faceva deboli sforzi per riassumere i perduti diritti: qualche principe meno ribaldo tentava anche di rialzare la caduta maestà della nazione;1 ma le cose non indugiavano a ricadere nello antico scompiglio, e il governo e la nazione a corrompersi scambievolmente.
      Chi, nonostante, dal nome di tiranni dato a' primi imperatori concludesse che il loro governo fosse tirannico secondo l'odierno intendimento del vocabolo, non farebbe un retto giudizio; imperciocché pare che la maggior parte di que' principi— parlo de'tristi, ed escludo i pochi buoni come Vespasiano, Tito, Nèrva, Traiano, i due Antonini ed altri pochi — non sentissero altra ambizione che quella di fare e/ disfare a vòglia loro, in modo che le nefandità appartengano loro come uomini privati. Anzi abbiamo ragione di credere, che come essi più s'immergevano ne'vizi personali, più lasciavano la potestà legislativa in ninno del senato. Cotesti imperatori dissoluti amavano liberarsi dal peso delle pubbliche faccende come di soma opprimente. Nessuno di loro provò il morso di quel demone di sterminata e sublime ambizione che invase il cuore di Cesare e lo spinse al parricidio della terra materna; assalse la mente di Carlo V e lo indusse a scomporre la pace del mondo; infiammò la fantasia di Napoleone, che per inebriarsi del suo sogno di monarchia universale europea, non aborrì di tradire il popolo che lo aveva inalzato.
      Questo primo periodo dell' impero, da Augusto fino a Costantino, e da considerarsi quindi siccome monarchia temperata; in tale periodo, per la miracolosa potenza del genio italiano, non ostante la universale corruzione, sotto principi
      1 l'Ili!, loc. cit.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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Tiberio Bisanzio Vespasiano Tito Nèrva Traiano Antonini Cesare Carlo V Napoleone Augusto Costantino Ili Cotesti