Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO PRIMO.
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      quello di se stessa. Con questo modo di serbare in essenza intatte le leggi, le costumanze, le religioni de'popoli, Roma invisibilmente unificava le loro costituzioni con la propria, così che i liberi diritti de'vinti, nella avversa fortuna delle armi, non parevano forzarsi, ma dolcemente piegarsi al supremo diritto della gente vincitrice.1 Sapiente politica, la quale come la rese signora di tutta la penisola, le aperse il cammino alle conquiste di fuori. E fu tempo in Cui 1' aquila romana, per qualunque parte di cielo spiegasse il volo, traevasi dietro prepotentemente la fortuna.
      Un successo quasi sempre avventurato nelle imprese militari creò il più forte vincolo che mantiene uno stato, cioè la piena fiducia d'ogni cittadino nella patria costituzione, che si può considerare come stupendo esempio di governo di cui è memoria negli annali delle antiche nazioni.
      Passando per tutte le vicende di uno stato che cominci infante e divenga gigante, e tenendosi ferma nel suo principio essenziale, creò e svolse la propria autonomia, senza porsi al pericolo di rovinare ; fu il popolo autonomo per eccellenza, e non cadde se non quando si fu dipartito da quello ed ebbe lasciato introdurre il tarlo a rodere le viscere stesse dello stato. Roma prima fu regale, poi aristocratica, poi popolare;2 per passare dall' una all' altra condizione non mutò mai il predetto principio costitutivo, fecondato da uno immenso, sviscerato sentimento di patria carità, sebbene di frequente mutasse le forme della sua costituzione. Ma conoscendo che col fare per poi disfare nuovamente non si avanza, attese a correggere, a scemare, ad aggiungere : disputavasi del modo come la repubblica avesse a reggersi, non mai se si avesse a disfare per rifarsi daccapo.
      IV. Roma così bene ordinata all'interno, potè mantenersi forte al di fuori; ed è,fatto che ha qualità di portento, come co' mezzi di comunicazione del vivere antico essa valesse a reggere il suo immenso edificio politico: il nome romano dall' ultimo occidente fino al lontano oriente era una parola
      1 Mably , Principes de Nègotiations, p. I, cap Paris 1790.
      3 Vico nella Scienza Nuova, o nel libro De uno Universi Juris Principio et de Fine Uno, in più luoghi.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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