Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      della critica, i quali sono vissuti in tempi a noi più vicini, quando cioè l'erudizione storica fu propagata siffattamente, che meno arduo è il dettate le cose, perchè l'uno scrittore è viva lucerna dell'altro.
      Parlando dei letterati, non si ommetta Gianfral*• césco Aldrovandi, figlio di Nicolò Senatore, e marito di Francesca Barbazzi, dalla quale ebbe due figliuoli, cioè Giovanni, che in progresso di tempo fu Senatore, ed Emilio Cavalier Gaudente, e Priore nel i5io di santa Maria di Casaralta: la quale religione de'Gaudenti, istituita in tempi sì remoti e con tanta fama, che sino l'Allighieri ne favellò nel SUo poema, durò poi interi secoli, senza nulla operare di notevole e degno di storia; ed ebbe appena Un qualche individuo di cui si sa il nome ed il titolo ; e procedette lenta ed inerté , fino a che nel secolo, onde fra poco entreremo a dire, pienamente mancò. — Benché non fosse GianfrancescoGiureconsulto nè laureato in legge, come da certuni fu detto, pure così dovette applicare a quegli studii che formano un uomo di prudenza e di stato, che venne eletto a molti governi fuor di sua patria. Dell'anno infatti 1482 andò alla Pretoria di Lucca; del i485 a quella di Perugia; poi dell'88 all'altra di Firenze. Ed in quest' anno essendo accaduta la morte di Gianfilippo Salatoli, uno dei Sedici del governo di allora in Bologna, vennegli sostituito Gianfrancesco Aldrovandi, come sotto le storie di quell'anno si è per noi raccontato. Scorrevano intanto infelicissimi tempi per Bologna: dominavano i Bentivoglio ; insidiavanli i Malvezzi, gì'invidiavano parecchi Principi d'Italia, ne macchinava la caduta più d'uno, preparavasi insomma la memoranda epoca di Giulio li. E mentre vi ebbe chi optò ¦ le armi tra di noi, Gianfranceseo oprò il senno ed il consiglio per mantenere più a lungo che possibil fosse la sicurezza e la concordia.—Ma partito Giovanni Bentivoglio, per quella lunga ed aspra-catastrofe che abbiamo esposto a suo luogo, andò VAldrovandi


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Settimo
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 522

   

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