Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      prevaleva nel reggimento, che n'era divenuto comé arbitro, nè altro rimaneva al Legato che una vuota inattiva rappresentanza. Per la qual cosa accadeva che coloro i quali erano scelti a tale incarico, anziché venire spettatori delle decisioni di costui, solessero inviare un luogotenente. Però , convien dirlo, benché quasi assoluto , il volere di Giovanni era mite: e così fosse stato quello de'figliuoli di lui, che forse aspri per natura, e fatti crudeli per istimolo materno, davano molto a temere nel tempo avvenire, perchè da quanto era accaduto ai Malvezzi ed ai Marescotti , ben si poteva argomentare che cosa fosse per incogliere ad altrui. Nè turpe vita, nè insano orgoglio, nè smodato fasto manoavan loro, sicché ornai eran dichiarati insopportabili. Ma forti per oro, per armati, per partigiani, e per valor proprio, pareva che potessero disfidare l'inimica fortuna.
      Intanto i fuorusciti che si erano ricoverati alla corte di Roma non si tenevano certo dallo stimolar Papa Giulio, affinchè incarnasse il disegno della meditata impresa; e con neri colori gli dipingevano lo stato della città , che diceangli gemente , oppressa da tiranni, ridotta agli estremi , e che nulla altro aspettava se non un segno per atterrare coloro che 1' avevano travolta in sì fatto avvilimento. Perfino il Senator Carlo Grati, che pel Bentivoglio stavasi alla corte di Roma, perfidamente si unì ai fuorusciti per macchinare la caduta del suo Signore ; e co'suoi maneggi potè ottenere di venire eletto Senator di Roma, per meglio raddoppiare le incolpazioni contra il felsineo Giovanni.—A queste inci-* tazioni un'altra ancora ne aveva in sè Papa Giulio. Quand' egli, fuggendo da Alessandro VI., ebbe fermata sua stanza in Cento , che dipendeva da lui perchè Vescovo di Bologna, in breve ne dovette partire , perchè gli fu fatto avviso che il Bentivoglio voleva stringerlo prigione ad istanza del prefato Alessandro. E Giulio rammentava assai bene quelle azioni di ostilità. Per le quali cose tutte, conoscendo come di per sè non valesse alle cose meditate,


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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