Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      l'acquisto di Bologna, ch'egli da lunga pezza agognava , e che del suo Ducato della Romagna avea divisata di fare sede e città principale. E il non averla ancor soggetta gii era dardo nel cuore. L'Al-drovandi preso da tema alle irate parole del Valentino, corse a Bologna, ed esortò il Senato a venire a patti per sottrarsi al flagello che ornai ornai per-eoteva la città del piccol Reno, e che sembrava inevitabile. Ma i Sedici elessero invece più animosi ambasciatori, che nuovamente col Valentino s'abboccassero. Carlo Grati e Girolamo Sampieri furono i prescelti. Questi due senatori partirono; e giunti al cospetto del Duca, esposero come il Senato bolognese meravigliava udendo dall' Aldrovandi come esso Duca volesse invadere Bologna, cacciarne i Bentivoglio , mutarvi 1' ordine delle cose, in soggezione ridurla: rammentavangli i Sedici le convenzioni fatte, e chiedevan non turbasse la pace della repubblica. Rispose il Borgia esser tutto vero quanto 1' Aldrovandi ebbe riferito: per cui il Senato facesse senno, o tardo e vano proverebbe il pentimento. Girolamo Sampieri, più fermo ed audace del Grati, soggiunse con risolutezza che i bolognesi reputavano di essere abbastanza saggi volendo che i patti si mantenes-eero;ed aggiunse che il trarli a guerra era pericolo , e che ben presto se ne avvedrebbe chi osasse provocarli.
      E quasi allo stesso tempo giungeva a Bologna un Commissario del Re francese, che tentò mille e mille vie per obbligare i felsinei a cedere la città loro al Papa ed al Duca ; quella città , soggiungeva , che mal difesa e mal retta, troverebbe in Alessandro e nel suo Vicario ottimi Principi; ai quali resistendo avrebbe a provarne fatalissimo lo sdegno. —Al Commissario francese rispondevano i Sedici, che i bolognesi eran vassalli di Chiesa Santa, che tali mantener si volevano, ma che abborrivano come da morte, dalla sudditanza al Valentino. Essi, proseguivano, mai non aver rotte le convenzioni col Papa stabilite, mai non essere per infrangerle; nè volere che


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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