Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
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      restituito alla Basilica di santo Stefano; ed ogni fe-sta fu chiusa.
      - Se poca fortuna ebbe nell' Italia media l'esercito del Borgia, grande l'otteneva nella bassa Italia quello di Luigi duodecimo. Le squadre francesi da Lombardia movendo sopra il regno di Napoli, passarono a migliaia e migliaia pel territorio bolognese, e vi trascorsero a licenza peggio che un' orda di barbari. Messere di Benigne n'ergi capitano; e per due giorni del Bentivoglio si stette ospite. Poi, colle soldatesche passò nell'Emilia meridionale, di dove nell'agro romanesco, e quindi al reame degli Aragonesi. Federigo non potè a luogo difendere il proprio Stato, che andò diviso fra Lodovico il Cristianissimo e Ferdinando il Cattolico. Fuggissi in Ischia, ohe poi fra sei mesi abbandonò. Della qual caduta degli Aragonesi fu afflittissimo il Bentivoglio, che al suo vantaggio gli avea sperimentati proclivi. Pur tuttavia, per mostrar contentezza dei successi delle squadre francesi mandò a Lodovico un' ambasciata, composta del figlio Anton Galeazzo, di Sigismondo Magnani e di Cammillo Manfredi , la quale in Milano visitò il Cardinale Giorgio di Roano, viceré di quel Ducato. JMa un' altra ambasciata avea ricevuto il Roano nel può ingresso alla reggenza, composta essa ambasciata di Francesco Fantuzzi e di Giacomo del Gam-baro con molto seguito di famigliari e di cavalli, a nome del Bentivoglio. Questi oratori, fatto presente di alcuni doni preziosi al francese Cardinale, pregavanlo di ridare i Castelli in Ghiaradadda che il Duca di Milano avea donati a Giovanni, e gli allodiali d'Ippolita Sforza moglie d'Alessandro Bentivoglio, occupati già dal Trivulzio quando assoggettò il milanese al reame di Francia. — E le suppliche degli oratori felsinei vennero per intero esaudite.
      Conquistato Napoli da Lodovico Re, presero a passar per Bologna non pochi francesi, che dalle Alpi discendendo o dai porti di Toscana sbarcando, tragittavano per Ja città nostra, e reoavansi a Napoli : frai quali fu un tal Barone tesoriere, che


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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