Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI
      41 g\Cbminesso dal figlio: di che provò tanta angoscia* che fu veduto piangere amaramente, e venne udito esclamare : — Oh figlio crudele , tu sarai 1' ultima ruina della famiglia, la morte mia, la sciagura di te stesso ! Già sento rombarci sopra il capo la fiera-tempesta onde saremo schiacciati ! — E non potè proceder oltre perchè sentendosi soffocar da singhiozzi, gli venne impedita la parola ; e col solo pianto trangosciato , coi soli sospiri che mandava dolorosamente , fece aperto a chicchessia come amaro gli fosse il barbaro eccesso del figliuolo. — Non così-diportavasi la moglie sua , la dispietata Ginevra. Esultava costei delle nequizie del figliuolo, face-vagli plauso con maligno sorriso d'approvazione,-compativa alla rettitudine di Giovanni , eccitava Ermete a novelle imprese di sangue. E 1' indegno le compiva.
      Antenore eMarescotto Marescotti per isfuggire alla* strage di lor famiglia, vanno difilati all'Uccellino, sul limite più grecale della Provincia felsinea, ed ivi nella torre si fortificano. Ermete co' suoi arrabbiati col leghi vi pone l'assedio; ma vedendoli troppo ben difesi viene a parole di accomodamento, propone di capitolare, desidera abboccarsi coi Marescotti/ Questi che sperano ridurlo a ragione ed a patti, mesti si presentano ai Bentivoleschi ; ed ecco Ermete gli assale, e coi soliti modi del traditore li trucida. Ritorna poi a Bologna, entra con violenza le soglie di Bedoro Preti gènero di Agamennone, e lo spegne nel proprio letto a canto della moglie, imputandolo d' aver recato la lettera di esso Agamennone al Duca Borgia. E stracco ornai ma non sazio, uccide Agamennone Malvezzi, che ritornavasi da Mantova , dove stava a rifugio , avendo intesa la falsa novella che i Bentivoglio fossero stati di Bologna' espulsi dai Ducali e dal popolo. Poi dieci altri aderenti dei Marescotti appender fa per la gola alla* ringhiera del palazzo del Podestà, mentre uno di loro, Benedetto Modenese, del Bentivoglio stesso famigliare o servo, per isfuggire allo strazio degli:


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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