Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI 397
      di dentrò, ohe non avanzarono ma piombarono a strage sui drappelli ducali, e siffatto macello ne fecero che mai il maggiore. Morti e feriti in gran numero cadean travolti o sulla breccia o nella fòssa sottostante: un ingombro di corpi estinti o mal vivi impedì agli altri di spingersi oltre; talché il Valentino, uscito di speranza, lasciò l'assalto, e passò co'suoi militi malconci sopra Solarolo, Brisighella ed altre città e castella di Romagna, che a forza ottenne in podestà. Indi a Faenza fece ritorno, replicandovi parecchie volte gli assalti ; ma sempre indarno : per la qual cosa fu costretto a ritirarsi colla morte di moltissimi de'suoi. E consumandosi di rabbia, giurò con bestemmia di aver Faenza o morire. Ristorò di cibo sue genti, affinché loro si rinfrescassero le forze, e con quanto impeto potè rinnovò l'attacco fino alle cinque ore di notte ; ma sempre col medesimo successo, sempre colla peggio pe' suoi.
      Nell'Aprile si ripeterono le prove, ripigliando i bronzi a fulminare la città. Vitellozzo, Paolo e Giulio Orsini si fecer eglino alla testa delle milizie, e tentarono di bel nuovo l'impresa: ma superata la muraglia li rattenne una fòssa; e gli astrinse a ritirarsi 1' artiglieria faentina che di fianco menava strage. Ma quale futura speranza nutrir potevano que' cittadini abbandonati ? Erano le loro fila per molte uccisioni diradate, niuna fiducia avevano di soccorso, le loro ròcche erano smantellate e crollanti : sui proprio valore soltanto potevan dunque riposare; ma non bastava. Quindi ebber d'uopo di scendere ad un accordo, e venne fermato patto che al Manfredi la libertà e gli allodiali venissero serbati. L' indegno Duca promise ogni cosa per aver sua la città. Ma il giovinetto Astorre era di bellaJresenza, avea seduto in seggio, trovavasi amato ai congiunti e dal popolo : funeste doti per chi del Valentino era in potere. A Roma adunque, non in propria balia, non libero di sè stesso vada il giovine faentino. Ed a Roma fu tratto, dove Papa


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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