Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIavrebbe agognato qual sua possessione il Valentino « tenevano l'ambasciator Mino Rossi a Milano, dove era Lodovico XII. Re di Francia, acciocché otte* nesse dalla protezione di quel benevolo coronato, che la Provincia felsinea non venisse tocca dal Borgia, come altrove accadeva. E assicurò Lodovico non essere per venir offesi quei di Bologna, dove non si opponessero a Cesare prestando aiuto ai Faentini.
      E questi pertanto non perdevan tempo, ma tut-togioroo affaccendavano a bene fortificarsi con argini e con bastioni , abbassando ad un' ora le più alte torri acciocché le palle micidiali scagliate fuori dalle bocche ignivome delle bombe non facessero immenso danno alla città, rovinandole sopra 'le merlate cime di esse torri. Nè a ciò si stettero; chè al castellano della ròcca diedero fidi e valenti uomini d'aiuto.— E di fuori? Di fuori non ne ebbero. Temendo F ira del Re di Francia , nessuno prestò soccorso a Faenza , ad Astorre Manfredi, al figlio dell'estinto Galeotto, al nipote del Bentivoglio, al giovinetto di sedici anni, che ben d'aiuto aveva mestieri. Nè Giovanni adunque, nè i Veneziani, nè i Fiorentini furono in soccorso della minacciata città.
      : E Cesare? Cesare la stringeva d'assedio all'aprirsi dell'anno, e meditava con forte esercito il luogo più debole della medesimu per attaccarla d'assalto; E dove parvegli che la città fosse peggio munita di bastioni, di terrapieni, di trinceamenti e di uomini, ivi cominciò a batterla fieramente: ed essendogli riuscito d'ottenere buona parte di muraglia, tutto baldanzoso si dava a credere d' aver già in pugne la vittoria, e per la breccia aperta spingendo innanzi i soldati, credevasi padrone di Faenza; quando il Manfredi e forte mano di prodi furono a ributtare gli assalitori. E sulle mura ebbe luogo una zuf& delle più accanite che mai. Gli uni ad avanzarsi, gli altri a respingere, tutti a menar le mani, tutti a spargere sangue d' avversarii ed a gitture il proprio senza timore venìno. Alla fine prevalsero quei
     


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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