Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIe condusse molte opere in quei trent' anni di esercizio. Il tempo, i barbari e l'incnria hanno fatto sì che varie cose di Marco siansi smarrite o andassero in rovina. La Pinacoteca nostra, ne possiede una, consistente in un' anconetta da altare scompartita in tre caselle, con dipinta la B. V. col figliuolo, ed ai lati san Giambattista e sant* Agostino. •— Ri-tiensi morto lo Zoppo in sul i5oo; ma il suo nome starà sempre vivo nella storia artistica italiana, insieme a quelli de* suoi maestri , de' suoi condiscepoli e de'suoi allievi celebrati; uno dé'quali fu il Francia, ed un altro quel Giacomo Forti, che molto lavorò in compagnia del maestro, e che lasciò scritto il suo nome sotto un ritratto eh' ei fece a Lodovico Dolfi letterato bolognese, il qual ritratto venne illustrato non ha molto dal nostro scrittore ed erudito esattissimo Gaetano Giordani. Ma ritornando a Marco, diremo che fu egli che aperse al Francia quella via artistica, onde pervenne a dar credito alla professione, levandola al merito dell' arte anzi diremo della scienza ; nobilitandola , ponendola in onore, facendola degna d' imitazione e di studio, così per invenzione, còme per disegno, come ancora per colorito e per bontà' di gusto e di stile. — Ma tanto basti degli artisti bolognesi quattrocentisti; tanto del riepilogo secolare, stabilito per corredo di quest' opera. Agli Annali politici si- ritorni: si espongano ornai gli avvenimenti del mille e cinquecentuno.
     


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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