Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      1 ANNALIdove s' è introdotto il pessimo vezzo di coprir di calce ogni cosa con dispregio barbarico.
      E per tacere d'altri artisti di poco merito, come furono, Antonio Leonello da Crevalcore, Severo ed Ercole} anzi i due Ercoli bolognesi ; non che Alessandro Orazi, e Beltramino da Bologna, e Giacomo Danzi, e Giacomo Forti9 verremo a quelli che meglio disegnarono e meglio dipinsero, lasciando quei modi duri del trecento e quei neri contorni orientali , per darsi ad uno stile di disegno più largo e più vero, ad un colore più fluido ed intonato, ad un chiaro scuro di maggior rilievo, ad una espressione più di vota e senza stranezze di fisionomie, ad un' arte, in una parola più grande, più nobile, più veramente cattolica.
      Fra questi egregi che fecer dare sicuri passi di avanzamento alla pittura bolognese vuoisi porre Michele Lambertini, detto Michele di Matteo, il quale fu scolaro del sullodato Lippo Dalmasio, e non in* feriore ad alcuno della sua età. Le opere di lui segnate col nome e colla data si estendono dal i45o al 1469, ed hanno un carattere che le distingne dalle altre dei contemporanei, voglio dire la coro-posizione , che non è rozza, povera e monotona come soleva essere a quei tempi, ma colta , ricca e variata bastevolmente , sicché gradita ritorni. Il Malvasia accenna diverse opere del Lambertini ; cioè una Madonna sul muro in sant'Isaia, una tavola a molti scompartimenti nell'altare della residenza dei calzolai, una simile tavola di bel lavoro e vaga per dorature e per colori nell'antico tempio di san Pietro, ed un'altra tavola di forma e disposizione non dissimile, la quale già si vide sull'altare de'signori Ringhieri in san Martino Maggiore, che ora si conserva nella Pontificia Pinacoteca. Ma il più considerevole di tutti i dipinti del Lambertini era un san Francesco d'Assisi, ferito dal Divino Amore, tutto caldo di santo affetto, e tenero ed espressivo che nulla più: il qual san Francesco stava dipinto ad olio sotto il portico di san Matteo delle Pescherie,


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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