Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI 433
      conoscere al mondo dal cavaliere Tiraboschi, il quale trovò un codice in Modena dove sono molte cose del Preti in fine d'un manoscritto delle rime del Petrarca. Per la maggior parte esse cose del Preti sono lettere, a Galeazzo Marescotti famoso uomo di spada e di toga, a Ginevra Sforza Bentivoglio, a Sigismondo Malatesti da Rimini e ad Antonio di Sante Bentivoglio. Il codice del Petrarca porta la data del i453, ma parecchie di tali lettere in fine recano una data posteriore alla predetta, come quella ad esempio scritta al figliuolo di Sante o nel 1460 o forse anche più. tardi.
      Un dotto e celebre degnamente fu Bartolommeo della Pugliola, del quale esiste una Cronaca delle cose di Bologna dal i36a al 1407. Egli si trova citato da tutti gli scrittori delle cose di Bologna, come veridico uomo ed assai semplice e modesto: imperciocché non tace giammai da chi abbia attinte le notizie della sua patria, ma ingenuamente rende il suo a chiunque si spetti. Egli dal Muratori viene lodato a buon diritto, e citato e riferito nella raccolta che fece degli scrittori delle cose italiche.Vuole adunque giustizia e gratitudine che del concittadino benemerito non si taccia per noi. Bartolommeo della Pugliola fu Frate Minore Conventuale. Entrò alla Religione di 16 anni circa e prima che toccasse al ventesimo, cioè nel 1378 i suoi superiori lo mandarono a Firenze ad istudiarvi Teologia: dalla quale città era certamente ritornato del 1397, sapendosi per sicuro che in questo tempo era vicario nel convento della sua patria, dove forse restò fino al i4*5, nel quale morì o nel Gennaio o nel principio del Febbraio, essendo già defunto il giorno 10 di esso mese , in cui fu fatta vendita delle sue suppellettili e de* suoi libri, frai quali un manoscritto della Divina Commedia. Lo studio principale di Frate Bartolommeo fu quello della storia contemporanea di sua patria, onde tenne scritte le notizie (siccome ahbiamo toccato nei cenni di Iacopo de'Bianchetti ) da esso Iacopo derivate e da parecchi altri narratori


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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