Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIpestilenza, onde alcuni de' suoi benevoli eran caduti vittime, e fra questi pure il figliuol suo primogenito in che fondava speranza di aiuto e sollievo nelle sue povere bisogne. Il Garzoni gli rispose parole di conforto e di promessa; e mantenne suoi detti. Ottenne all'amico di allogare un figliuolo in corte del Papa; di che fu gratissimo il Lamola, che recossi a Roma ad abbracciare l'intercessor del conforto ed a baciare i piedi al Santo Padre, cui recitò un'orazione di ringraziamento, la quale pure si conserva manoscritta nella famosa raccolta Garzoni, che sta nella ricca Biblioteca della nostra Pontificia Università. — Oltre gli amici del Lamola, di sopra citati, vi ha pur anche Francesco Picciolpassi bolognese Vescovo di Pavia, Francesco Filelfo, Guidan-tonio Lambertini, Leonardino Aretino e parecchi altri filologi e filosofi della prima metà dei quattrocento.—Quando manoasse il dotto uomo non si può dire oon certezza : solo diremo che siffatti ingegni non mancano giammai , perchè ne durano i felici parti sinché durerà 1' amor delle lettere gentili e classiche fra le genti mortali.
      Un altro dotto in greca lingua ed in latinità fu JLeonorio Leonori, nobile ed ecclesiastico bolognese, il quale del 14S1 divenne canonico della Cattedrale , e che dopo tre anni prese laurea in ambe le leggi. Ma la sua più indefessa applicazione la pose allo studio delle belle lettere, e particolarmente delle greche e delle latine. La lingua greca imparò egli alla scuola di Teodosio TessaIonicese ; e venne / a tanto in esse lettere che del i4^6 fino a tutto il 58 insegnò eloquenza greca nel nostro Studio, con fama e plauso, quale a'suoi meriti spettava. L'anno 14^9 \ recatosi a Bologna il Pontefioe Pio II., Enea Silvio
      Piccolomini, uomo dotto in molte lettere e fautore degli eruditi e degli scienziati , conobbe il .nostro Leonori ed il suo merito letterario; e lui prese ad amare e proteggere, e lo volle nella sua corte, dichiarandolo segretario e compartendogli molte gra-«ie» fra le quali troviamo una Bolla diretta ai Vescovi
     


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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