Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIper affievolire l'alterigia e la baldanza de' nobili, e ridonare alla plebe la libertà di cui già tempo godeva. Non si lasciò il Saliceti prendere a quelle ragne, tenendo per fermo, che se il Visconti giu-• gneva a far sua Bologna, aggiogherebbe e nobili e ^cittadini, e reggerebbe lo stato a maniera di rapace oppressore. Pure non fu abbastanza avvisato e cauto in trattare co'rivoltosi: perchè quando di li a pochi giorni, svelata quella congiura, furono condannati parecchi cittadini nella testa o a dure prigionie , una voce corse generale che denunciava infra i devoti al Visconti anche lo stesso Saliceti. Non per questo gli fu data accusa, nè richiamato al banco de'giudici ; anzi essendo stato in quel tempo dagli Anziani apprestato un solenne convito, vi fu pure invitato il Saliceti, a cui si resero onori come allo usato. Ad onta di tali dimostrazioni di stima ren-duteglij i suoi nemici non ristettero dal gridarlo ribelle alla patria, e dal trafìggerlo con mordaci ed oltraggiosi rimproveri. I quali non potendo egli più a lungo comportare, se ne partì di soppiatto per Ferrara, ove fu accolto affabilmente e con lieta cera dal Marchese Alberto d' Este. Allontanatosi insorsero baldanzosi più che mai gli odiatori del Saliceti , ed ottennero di mettere sotto sequestro i suoi beni. — Avendo nell'anno 1391 Bonifacio IX. conceduto all' antidetto Marchese Alberto d' instì-tuire in Ferrara un pubblico Studio, il Saliceti fu chiamato a leggervi in giurisprudenza. Ebbe per altro poca durata quella Università, veggendosi disciolta nel 1394» ed il Saliceti obbligato per vivere a tenere privata scuola, che divenne in breve tempo oltremodo rinomata. E proseguì ad ammaestrare la gioventù fino all'anno 1398, in cui essendo accaduti nuovi tumulti in Bologna si richiamarono gli esuli, e nominatamente il Saliceti. Ma di lì a pochi giorni la fazione de' Gozzadini avendo superata quella de'Maltraversi, si proscrissero di nuovo tutti coloro, che siccome parziali del popolo, erano entrati in Bologna. Giacomo figliuolo di Bartolommeo


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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