Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BÓL]Ò GITESI fà
      Così non riuscendo a metter in pace i Bolognesi^ tentò celarsi per alcun tempo nella sua dimora: neppure qui ebbe quiete. Vollero i principali aderenti delle due fazioni che manifestasse il sup parere intorno all'ubbidienza da prestarsi o ad Urbani i. r\ ¦ 4. 1 • ' '
      no, o a Clemente. Ogni arte ei pose in opera per cansare da quel pericolo , essendo certo di venire in ira o all' uno o all' altro partito se fosse stato costretto a parlare. Non vi fu scampo : convenne folennemente promettere di aprire la sua opinione 6U quel malagevole affare, e di uniformarsi al volere di chi gliene imponeva 1' obbligo. Tratto a s) difficile cimento il Saliceti comprese a quali mal augurate conseguenze il guidasse un tal comando.
      Non essendogli dato di tacere, fermò seco stesso diii • j non ricercare che la propria coscienza , ed a qualunque costo di non mentire. Dopo lungo studio venne in convinzione che Urbano fosse il Pontefice canonicamente eletto ; Clemente per le ambiziose mire di alcuni Cardinali contro ogni legge divijia ed umana creato Papa. — Seppe qualche suo amico, che in secreto parteggiava per Clemente, qu^le fosse il sentire del Saliceti, e cercò di fargli mytar consiglio, od almeno d'indurlo ad esporre la sua sentenza con sì coperte e dubitabili parole ^ da non ravvisarsi per bene a quale dai due contendenti assegnasse la palma. Ributtò il Saliceti sdegnosamente chi gli porgeva quella malvagia esortazione rispondendo : Conoscere che a que' ai da mojUi si aveva come mezzo di avvantaggiar fortuna, l'essere uomo di tutte parti; ma al dotto ed gl'onesto disconvenire quella doppiezza, perchè contraria alla rettitudine dell'animo, senza cui la sapienza torna sinistra all'umana famiglia, e di vituperio a chi la professa. — Quindi non rifinendosi mai di sollecitarlo ad esporre il chiesto parere, alla fine il pubblicò, conchiudendo non con ambiguo, ,ma cor) libero discorso, che Urbano era il Vicario di Cristo, ed a lui doversi ogni omaggio, come a supjrc^po gerarca della Chiesa. Quel dottissimo voto mise in


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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