Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      annalifieroaldi ; così il Barzio nella Bologna illnstràfa, e tutti i cronisti felsinei, ed il Tiraboschi nel tomo 6/ della famosa opera sua.—Consultò Vincenzo coi più celebri leggisti del tempo proprio, e specialmente con Alessandro Tartagni e con Andrea de'Barbazzi, i quali ne dissero. nelle loro scritture parole di molta lode, convenendo in una sentenza medesima sul Paleotti y uomo di scienza, uomo di lettere, uomo d'altissimo consiglio.
      Pietro Antonio de*Parisi ebbe dodici figliuoli; il perchè dal Senato venne dichiarato esente da qualunque tassa tanto urbana che rurale, a sollevamento di sua nobile ma troppo aggravata famiglia. Uno de'tanti suoi figliuoli divenne stimabile e distinto nelle pubbliche magistrature. Fu desso Alberto , che stette cancelliere dei sedici Riformatori e degli Anziani di sua patria alla metà del secolo decimoquinto, scrivendo per commission loro il pubblico libro de' Partiti; il qual libro Ser Alberto non solo scrisse con diligenza e con fedeltà, ma con bella disinvoltura di penna e di stile, sicché i Partiti scritti da lui ne' trent' anni dell' ufficio suo, vanno adorni d' un' eleganza latina, che se non è ciceroniana venustà, è però precisa e commendevole dettatura, che può dirsi aurea nel secolo che allora correva. La quale dote di stile non solamente fu stimata in patria, ma conosciuta fuori pur anche, da che sappiamo che tanto il nostro Giovanni Garzoni, quanto Colucio Salutati da Firenze, ed il Filelfo da Tolentino, e Monsignor Pallavicini Vescovo di Reggio, erano in continua corrispondenza col nostro. Ser Alberto Parisi, da cui talvolta cercavano consiglio in fatto di classici latini, e di codici antichi de' più rari e ricercati. Continuò il Parisi nel suo cancellierato fino al 1477 > qua^e anno fece il suo testamento , e morì nel giorno Stesso che l'ebbe dettato, cioè ai 17 di Agosto. Lasciò due figli maschi e due femmine almeno, cui il Senato, pei meriti del padre, fece doni, ed assegnò doti non leggiere; concorrendo la patria alle spese del funerale di lui, cui ebbe carissimo.


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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