Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIcon questo che facesse il Giudizio e il Tacuìno, cioè il libro annuale de* Pronostici, e quello che segnava mensualmente l'aspetto dei pianeti, le loro fasi,e i giorni atti a levar sangue ed a ministrar purgativi. Le sue opere scritte, e per propria elezione e per comandamento della patria ; lo resero illustre anche dopo morte, e finché dominò in Italia la dottrina degli Arabi. Ma perchè nessuno veniva reputato valente medico, se non era ad un tempo valente astrologo, ecco il Manfredi applicar soprammodo a quest'ultima scienza, ed entrare tanto innanzi a tutti i suoi contemporanei, che in lui si aveva fede nei pronostici come al tempo de' romani antichi nelle imposture degli Aruspici. Per la qual cosa volendo Achille Malvezzi cavalier del Tempio muovere a danno del Turco , seco lo dimandò, e l'ottenne, per consultarlo sui giorni fasti o nefasti in che tentare le imprese. £ tanta fu l'opinione cui salì Girolamo appo di tutti, che per lunga stagione la famiglia sua soprannomata venne dell'Astrologo: mezzo empirico per lo quale il nostro Girolamo divenne ricchissimo. Giovanni Garzoni e Nicolò Burzio dissero di lui latinamente le più grandi lodi, spezialmente per ciò che spetta a meraviglie astrologiche : ma Gioan Pico della Mirandola, che più degli altri nel suo secolo fu illuminato ed accorto narrò come l'Astrologo Manfredi avesse pronosticata fiorente salute a Pino degli Orde-laffi Signore di Forlì e cognato del medesimo Pico, quando invece l'Ordelaffi nello stesso anno morì. M Ma non è a stupire (proseguiva il Mirandolano) che non prevedesse la morte altrui chi non potò pur prevedere la propria. Perciò è che essendo egli morto la prossima state trascorsa (1492), nelle predizioni dell'anno stesso che gli fu fatale, avea promesso più volte di voler nell'anno seguente prediro cose grandi e maravigliose. „ Fu egli seppellito nella Chiesa di santa Margherita in Bologna, ed al suo sepolcro fu posta l'iscrizione seguente :


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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