Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      BOLOGNESI 3i3
      capitano francese, propose d' assoggettarla e vi riuscì. Venuto di Romagna e giunto non lungi dalla ribellata città, ricevette una deputazione guelfa che gli chiedeva vendetta contro i Ghibellini, i quali a detto loro avevano segrete intelligenze con quelli di Milano, e si allegravano per la ritirata do' francesi. Ivone si disse lieto di poter pigliare questa vendetta: si fece aprire le porte della città, e l'abbandonò tutta al saccheggio, senza far distinzione tra guelfi e ghibellini.
      Lodovico intanto strìnse d' assedio Novara , la prese a battere e ne incominciò la fortezza. Ma ecco Luigi XII. spiegare la massima operosità a reprimete la ribellione. Il suo generale Luigi de la Tremolile o della Tramoglia, arrivò pur esso a Novara (... Aprile ) col Trivulzio ed il Ligny conducendo nn esercito in cui si trovavano diecimila Svizzeri, millecinquecento lance e seimila francesi. Lo Sforza aveva pur esso ne' suoi eserciti non pochi Svizzeri : sicché gli nomini di questa nazione trovavansi in entrambi i campi nemici, e stavano per {scannarsi a vicenda, mercenari, prezzolati ! Esitanti cominciarono a tener pratiche fra loro. Alla fine presero lina risoluzione, che per l'onor proprio fn più funesta che non una znffa tra cittadini e cittadini. Quegli Svizzeri eh' eran dentro Novara, non solo consentirono di andarsene, ma benanche diedero in poter de' francesi tutta la gente d' armi italiana colla quale militavano uniti; e questa, o fu trucidata o fu spinta ad annegarsi nelle acque dell'Agogna, affluente del Po.'Permiser che il La Tramoglia arrestasse tra le loro fila Lodovico Sforza e i tre fratelli Sanseverino, i quali cercavano scamparla mercè d' un travestimento in abito di Francescani, e di soldati d'Elvezia. Ricevettero dai francesi la mercede che tanto infamemente guadagnata ave* vano. Poi divenuti furiosi pel sentimento stesso del loro obbrobrio, nella ritirata s'impadroniron di Bel-linzona, la quale è poi rimàsta loro: il perchè anche i più deboli vicini d'Italia vollero avere una


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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