Annali della cittą di Bologna di Salvatore Muzzi

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      bolognesi 1&7
      pieno drappello s'appigliano insieme, combąttendo con molto impeto e coraggio pel tratto d' un' ora se non pił : e tanto ostinata fu la pugna, tanto il valore de' campioni, che non potevasi decidere a cui la vittoria appartenesse. Di nuovo si suona a raccolta, di nuovo i prodi si riposano. Ecco ripetuto squillo di guerra: non pił brandi di legno, ma pesanti mazze di quercia, che cadendo sugli elmi, sui cimieri, sulle gorgiere, sugli usberghi, angli scudi, sui cosciali, facevano tanta percossa che pareva Vulcano coi Ciclopi quando picchia sull'incudine. E si troncavano nell' urto quegli stromenti di torneo, e scrosciavan le braccia ai combattitori, cui riotronavan gli orecchi dove que' colpi ricevessero o nella visiera o nel petto. Ma neppure alla terza volta potč decidersi la vittoria ; tant' era an* sietą nelle squadre, tanto uguale lo zelo in entrambe. Fu sonato a raccolta novellamente, e fu bandito che quella parte vincerebbe che conquistasse e ritenesse lo stendardo dell' altra. Si ristorano i bravi, si rinfrescano, s'incoraggiano a vicenda , si acconoian bene in arcione. Squillan le trombe dell'ultimo attacco. Vedi ardor di conflitto, vedi gagliardia di braccio e di cuore! Tutti arditi, tatti quasi temerarii ; fino i pił vecchi, fino Giovanni Bentivoglio ch'era maturo in virilitą. Ma Gilberto Pio supera ognuno in velocitą ed in forza. Sprona il destriero, si fa strada con grande impeto tra lo squadrone avversario, mena a tondo la mazza eoa furia orribile e con pesanti percosse ; stritola, abbatte, rovescia : ornai la giostra č un macello : zomba un fiero colpo al vessillifero degli azzurri, ed ecco il loro stendardo sventolare frai verdi. Grida di gioia, urli di rabbia eccheggiano per l'aere : cento mazze si levano ad un tempo, per riavere il perduto pennone o per contrastarne il ricovero.— Di cento cavalli, di cento cavalieri č fatto un gruppo ondeggiante dattorno a Gilberto. Quelli scalpitano, e mandan suono colle unghie ferrate; questi gridano, e menan gił senza posa, malmenandosi,


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Annali della cittą di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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