Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      ANNALIEra sorto il giorno designato, allorché un cotal Stefano richiesto da'Malvezzi d'esser pronto e armato nella vegnènte notte a secondare un loro disegno (né il palesarono) tenuto l'invito, andava in traccia d'un suo amico, Cristoforo da Parma, e gli facea preghiera di essergli compagno per servire a Giovanni Malvezzi. Assentì Cristoforo, ma sprovvisto d' armi com' era ebbe ricorso a GhinOlfo Bianchi, cui d'amicizia era legato, acciocché glie ne desse. Meravigliò Ghinolfo dell'inchiesta, e, temendo di qualche male affare, lo venia interrogando à qual uopo il richiedesse d'armi. Rispondeva Cristoforo, dovere in quella sera impiegarsi armato per Giovanni Malvezzi in cosa d'alta importanza. Ghinolfo quanto ei bramava gli promise, ma il confortò a riedere più tardi. L'avea preso sospetto all' udire meditasse il Malvezzi con armati e col favor della notte un' impresa ; tanto più che
      10 sapeva neùiico al Bentivoglio. Il perchè a questi andò tostamente, e quanto avea udito e il suo timore gli narrò. Giovanni rimase attonito e in forse di dargli fede ; eh è non credeva vi fosse sì snaturato i sì ingiusto cittadino che meditasse attentare ai suoi giorni. Prima d'ogni altra cosa volle meglio accertarsi di* quanto gli avea detto Ghinolfo , e mandò un segretario con esso in traccia di Cristoforo affine d'interrogarlo, non avendo voluto col farlo a sé venire porre in dubitazione i congiurati.
      11 segretario confermò i detti di Ghinolfo, anzi appalesando altri indizi, il sospettare quasi divenne certezza. Onde, compreso da profondo dolore, Giovanni Ordinava che tosto si radunasse il senato pet cosa d'altissimo momento. In brev' ora di senatori popolata la curia, alle milizie mercenarie egli ordinava fosse a ciascuno l'entrarvi o l'uscirne, senza un suo cenno, vietato. E scorgendo che Battista Malvezzi, padre di Giovanni, mancava a quel consesso ( trattenuto nelle proprie stanze dalla pe^®' gra ), mandogli avviso d'incontanente trasferirvisi: e in pari tempo altro messo inviava a Giovanni


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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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