Annali della città di Bologna di Salvatore Muzzi

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      di ammonirlo egli stesso a non attentare all' altrui vita per ingordigia di danaro; ma ad essere rispettoso , industre, onesto ed amorevole. Dopo di ohe lo rimandò libero appieno, e sì confuso da tale nobile vendetta che non forse tanto fu Cinna quando Augusto gli perdonò la vita, e superò con magnanime beneficenze la nera ingratitudine commessa. Atto veramente eroico, degno di venir tuttogiorno dai grandi uomini imitato ! Ed ecco accendersi di nuovo le funeste faci di Marte. I Veneziani ruppero guerra col Duca di Ferrara, bramosi d'estendere cogli Stati di lui i loro possedimenti di terra ferma. Ebbero essi a collegati Sisto IV. e Girolamo Riario nipote di lui, cui troppo angusto pareva il principato d'Imola e di Forlì. E a lui si unì con Guglielmo di Monferrato, la Repubblica di Genova e Piermaria de'Rossi, Conte di Sansecondo. Gli alleati poi d'Ercole Estense furono: Ferdinando Re di Napoli , il Duca di Milano, i Fiorentini, Federigo di Mantova, Giovanni Bentivoglio ed i Colonn^si. Incorai nei aronsi le ostilità a Primavera; e lo stendardo di san Marco sventolava minaccioso sujlq acque del Po, e nelle terre di Ferrara, quando i Savelli, i Colonna, gli Orsini mettevano a soqquadro lo Stato della Chiesa, mentre ivi il Duca di Calabria, che ad Ercole volea dar soccorso, trattenuto essendo dall'oste pontifìcia, lo stato di que'luoghi peggiorava. Il Bentivoglio capitanando mille cavalli e tremila cinquecento fanti, era ito ad afforzare l'Estense; ma quelle truppe non obbedivano a militar disciplina, cui tolta forza è inevitabile la disfatta degli eserciti ; e grave danno recavano quegli uomini alle campagne ferraresi , falciando le future messi per darle cibo ai destrieri.—Severo editto contro ai danneggiatori bandiva il Duca; ma non. vi davan retta i Bolognesi; chè anzi, protetti dalle tenebre givano, attorno agli abituri degli agricoltori, sclamando ad alta voce Marco, Marco 3 temuto grido di guerra. I contadini, paventando esser colti dai Veneti si davano alla foga ; e i loro averi frattanto cadevan
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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
di Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino
1844 pagine 607

   

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