Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio

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      LIBRO IV - HATRIA MUNICIPIO E COLONIA ROMANAacquistate, come religione di Stato, sotto i Costantini e che egli ora restituiva all'antica religione rimessa al suo posto. Giuliano, ardente nel suo proposito teosofico, non lasciò intentato nessun mezzo pacifico per attuarlo. L'apostasia cristiana divenne così frequente quanto prima era stata quella pagana. Migliaia d'individui ora ritornavano al paganesimo per motivi certamente non migliori di quelli che li aveva indotti precedentemente a farsi cristiani. La morte (363) troncò i disegni di Giuliano, che troppo contrastavano colle nuove idee e coi sentimenti cambiati.
      Gioviano (363-64) nei pochi mesi che tenne l'impero, si mostrò tollerante di tutti i culti, pur essendo egli di fede cristiana ortodossa.
      III. Valentiniano I, Valente, Graziano, Valentiniano II, Teodosio (364-95). — Il cristianesimo riebbe il sopravvento con questi Augusti, e principalmente sotto Teodosio.
      Graziano (375-83) giunse a far levare dal Senato di Roma la statua della Vittoria, ciò che non potè a meno di suscitare i più acuti lamenti e le più vive proteste da parte dei numerosi eredi della romanità pagana, tanto da indurre Valentiniano II a revocare l'editto. Ma S. Ambrogio di Milano, che l'aveva provocato da Graziano, energicamente si oppose, e l'editto fu mantenuto.
      Sotto Teodosio I Magno l'impero si riunì per l'ultima volta; ed egli, senza persecuzione diretta, diede le ultime spinte alla distruzione del paganesimo, lasciando liberi i neo-monaci di distruggere i vecchi templi degli Dei, su cui erigevano chiese al Dio cristiano. Tuttavia l'antica religione, a cui connettevasi l'abito millenario ed il ricordo della gloria di Roma, seguitò a sussistere. Ancora nel 529 e nel 534 l'imperatore Giustiniano doveva provvedere per estinguerla, minacciando la pena di morte contro i suoi proseliti. Chiaro lume ci porgono al riguardo il fatto dell'anacoreta Telemaco, massacrato nell'arena dalla folla di Roma, esasperata per essersi opposto ai giuochi gladiatorii (404), e l'altro dei tu-


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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma
1911 pagine 324

   

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