Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio

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      CAPITOLO III.
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      era la storia d'ogni singola colonia. Indubbiamente quell'avvenimento così solenne e decisivo della guerra, quale fu l'ambasciata austera e nobile delle diciotto colonie davanti alla maestà del Senato romano - sarebbe un magnifico soggetto di quadro storico - entrò nei fasti di Roma. Si parla, infatti di decreto quam poterai honoratissimo, e di pubblica commemorazione davanti al popolo riunito, certo, nel foro ; e Livio, così riservato e reticente quando non si tratta di levare alle stelle il Senato od il popolo romano, non può a meno di esclamare, che solo per la virtù e l'abnegazione delle diciotto colonie fu salvo l'impero di Roma, che significava l'indipendenza d'Italia dalla barbarie.
      Claudio Nerone ed Asdrubale. — Per un tradimento dei Bruzii, Annibale, nell'anno stesso della secessione latina, perdeva anche Taranto, rioccupata e crudelmente punita da Q. Fabio Massimo. Ridotto agli estremi, non aveva altra speranza che di riunire le sue forze a quelle del fratello Asdrubale, che dalla Spagna s'apparecchiava a scendere in Italia, per la stessa via delle Alpi da lui percorsa. Di aiuto unicamente morale, che però non era piccolo, gli era la secessione delle dodici città latine.
      Asdrubale lasciava la Spagna nella primavera del 546=208. Appena sceso in Italia, spedì messi ad Annibale per metterlo a conoscenza del suo arrivo, onde congiungersi in Etruria per marciare insieme contro Roma. Ma il suo messaggio fu intercettato dal console C. Claudio Nerone, che campeggiava contro Annibale, presso Venosa, con quarantamila uomini. Venuto così Nerone a conoscenza del piano di Asdrubale, ne avvertì il Senato, raccomandandogli la difesa di Narni, contro cui aveva letto che Asdrubale sarebbe andato, e lo fece consapevole del suo arditissimo disegno, che fu il seguente e che mise senz'altro in esecuzione. A Rimini era giunto il collega M. Livio coli'altro esercito consolare, in cui forse era il contingente atriano, offerto, come vedemmo, con tanto entusiasmo. C. Nerone si decise alla temeraria impresa di abbandonare


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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma
1911 pagine 324

   

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