Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio

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      CAPITOLO IIiti
      da qui egli diede parte ai suffeti ed ai gerusii delle vittorie d'Italia, chiese soccorsi e s'intese cogli uomini della sua parte. Dice Polibio, che per la prima volta dopo la calata in Italia, Annibale rivedeva il mare allorché giunse all'Adriatico e s' affrettò a comunicare a Cartagine le sue gesta. Ciò non potè essere che allo sbocco della via che da Ascoli mena alla foce del Tronto a Castro Truento. In quanto ai messaggi per Cartagine, essi non potevano partire che dal porto del Matrino, che era in quei luoghi il solo capace di fornire naviglio per sì lungo viaggio.
      Dal porto, Annibale entrò in trattative con Atri. Egli non poteva minacciare, almeno in principio, ma blandire, carezzare il Senato ed il popolo atriano, cianciando di libertà, di indipendenza, di soperchieria romana e di beatitudine cartaginese. Ma Atri, al pari di Spoleto, al pari di Fermo, fu sorda alle sue blandizie. Alle minacce che dovettero seguire alle lusinghe, arditamente chiuse le porte in faccia al formidabile straniero. Ed essa era quasi inerme : non era presidiata che dai petti de' suoi cittadini della riserva. I più giovani e validi erano al campo; non aveva speranza di soccorsi vicini o lontani. Un esercito consolare era disfatto, l'altro marciava verso l'Apulia.
      Ma non entrava nei piani di Annibale, salvo necessità imprescindibili, l'espugnazione dei luoghi forti. In tutta la campagna d'Italia egli non forzò le mura di una sola città. Ciò forse per doppia ragione: la politica, che sappiamo; la militare, perchè il nerbo delle sue forze - fanti e cavalli in gran numero - non sussidiato da macchine d' assedio, lo rendeva atto a campeggiare, non ad espugnare. Si consideri ancora la necessità eh' egli aveva di non sciupare le sue milizie già tanto diminuite, e di non perdere troppo tempo. Egli si ritrasse, infatti, dalle mura di Piacenza dopo la vittoria della Trebbia, cercò prendere di sorpresa Spoleto dopo quella del Trasimeno, senza indugiarsi nell' assedio. Ora aveva girato Ascoli, aveva trattato con Fermo da lontano. Non aveva


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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma
1911 pagine 324

   

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