Hatria = Atri di Dr. Luigi Sorricchio

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      III. Annibale presso Atri. - Gli Atriani a Canne. (537 = 217) - (538 = 216). —- Hannibal ante portasi... Era il grido d'angoscia e di spavento che risuonava da ogni bocca romana, dopo avuta la notizia del terribile disastro del Trasimeno. Roma si attendeva da un giorno all' altro l'assalto alle mura; rompeva i ponti per impedire il transito al nemico, riparava le mura e nominava il dittatore in persona di Quinto Fabio Massimo. Ma Annibale non marciò contro Roma. Egli si volse a Spoleto, a Fermo, ad Atri specialmente, che era a capo dei Sabelli adriatici; poiché, conseguente al suo piano, gli parve che la via più solida, più confacente al suo scopo, se non la più diretta per giungere a Roma, era quella della Federazione, era quella delle città, che come Spoleto, Fermo, Atri, erano le antemurali, le rocche, più che materiali, politiche di Roma. « L' anima della federazione, segnatamente sotto 1' aspetto militare - dice il « Mommsen - erano, oltre i comuni latini, quelli dei Sabelli, e con ragione Annibale si era ora avvicinato a « questi ». Mai come allora apparve vera la sentenza che non sai se più ammirare la freddezza e la sicurezza della mente di Annibale, che le sue più famose battaglie. Nessuno più seducente miraggio (e quale maggiore per lui della sottomissione di Roma, contro cui poteva liberamente marciare?), nessuna fervida preghiera de' suoi più fidi (Maarbale gli disse : « Sai vincere, ma non usare della vittoria » ) lo smuoveva di una linea dal piano prestabilito e lungamente meditato.
      Gli sbandati romani della rotta presso il Trasimeno si erano raccolti a Spoleto, città fortissima per sito, la chiave dell'Umbria a poche marcie da Roma, che da poco, nel 513, era entrata nella federazione latina. Annibale le si appressò coli'animo di attrarla a sé e di rivoltarla contro il presidio romano. Ma Spoleto non si mosse a suo favore. Livio ci parla di un assalto e di sconfìtta con grande uccisione di Puni; ma Polibio, più veritiero di lui, non ne fa parola. Fedele


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Hatria = Atri
di Dr. Luigi Sorricchio
Tipografia del Senato Roma
1911 pagine 324

   

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