Dizionario degli i Italiani d'oggi
251
col min. dei LL. PP. Finali (die. 1890) e passò all'opposiz. Combattè poi il Min. Rudinì e alla caduta di questo ebbe l'incarico di comporre il nuovo Min. e lo fece con elementi di Sinistra e Centro Sinistro (15-V-1892). Di fronte all'ostilità della Camera, la sciolse (10-X-1892) e indisse le elez. per la XVIII leg., che gli assicurarono una grande maggioranza e l'appoggio dei radicali legalitari capitanati dall'on. Mussi; ma le discussioni sugli scandali della Banca Romana lo indussero a dare le dimissioni (26-XI-1893). Appartatosi per qualche tempo dalla politica attiva, vi tornò nelle elez. del 1897 con un progr. di riforme democratiche (disc, di Caraglio del 7 marzo). Il 3-II-1898 accentuò tale suo atteggiam., pronunziando alla Camera un discorso a difesa delle classi non abbienti; dopo i fatti di maggio appoggiò il 1° Min. Pelloux, verso il quale fece poi delle riserve in un discorso del 18-XII-1898, finché passò addirittura all'opposiz. nel giù. 1899. Spiegò i motivi del suo distacco dal Min. in un disc, tenuto a Busca il 29 nov., tutto intonato in senso progressista, si associò alla lotta contro i provvedim. eccezionali, e il 3-IV-1900 abbandonò l'aula con tutta l'opposiz. costituz. Nella nuova leg. si accostò sempre più all'Estrema, e il 4-II-1901 propugnò la neutralità dello Stato nei conflitti operai, politica che doveva applicare poco dopo quale min. dell'Int. nel Min. Zanardelli (15-11-1901) e giustificare spec. col disc, del 21 giù. Dimissionario il 21-VI-1903 per il distacco dei socialisti dal Min., successe a Zanardelli componendo il suo 2° Min., il 3-XI-1903. Aveva offerto un portafoglio al socialista F. Turati e, al rifiutò di questo, si era rivolto al sen. Tittoni quale rappres. della Destra. Scoppiato nell'estate 1904 il 1° sciopero generale in tutta Italia, ne profittò per sciogliere la Camera e. chiamare a raccolta gli uomini d'ordine portando alle urne per la la volta i cattolici, per i quali Pio X sospese il non expedit. Abbandonò il potere il 16-111-1905 alla vigilia d'uno sciopero ferroviario, e ci tornò dopo i « Cento giorni » di Sonnino, col suo 3° Min., detto il « lungo Min. » (dal 27-V-1906 al 10-XII-1909). Di questo periodo i più importanti suoi provvedim. sono le leggi 19-VI-1906 (inchiesta sui contadini del Mezzogiorno), 29-VI-1906 (convers. della rendita), 7-III-1907 (riordinam. degli istit. di giust. ammin.), 6-VI-1907 (inchiesta sui servizi del Min. della Gu.), 7-VII-1907 (riposo settimanale), 22-111-1908 (a-boliz. del lavoro notturno nella pa-nificaz.), 25-VI-1908 (stato degli impiegati civili). Nel marzo 1909 indisse le elez. per la XXIII leg. e il 18
nov. presentò alla nuova Camera un? prog. di legge d'imposta progressiva ; ma davanti all'opposiz. degli Uffici il 2 die. si dimise. Il 18-111-1911 mosse al larvato attacco contro' il Min. Luzzatti, sostenendo durante la discussione della riforma elettorale il suffragio universale. Essendosi dimesso Luzzatti pel distacco dei radicali durante la votaz. che seguì a quella discussione, Giolitti fu invitato a comporre il suo 4° Min. (dal 30-111-1911 al 19-111-1914), a cui sollecitò invano la partecipaz. di L. Bis-solati. I più importanti atti di questo suo 4° Min. furono il monopolio-delie assicurazioni sulla vita (L. 4-IV-1912), la riforma elett. (L. 30-VI-1912), la guerra di Libia (1911-12) e la pace di Ouchy (15-X-1912). Nell'autunno 1913 indisse le elez. per la XXIV leg., stipulando coi cattolici1 il cosiddetto « patto Gentiloni » e-portando alla Camera per la la volta una rappresentanza ufficiale di cattolici. Si dimise il 10-111-1914 per l'avvenuto distacco dei radicali. Scoppiata la guerra europea, si associò' alla decisione di neutralità presa dal Gov., rivelando alla Camera il 5-XII-1914 un precedente tentativo di aggressione dell'Austria alla Serbia sventato dall'Italia. Sostenitore della neutralità anche in seguito, dopo i fatti di maggio 1915 si assenta per lungo tempo dai lavori parlam.» e vi tornò per invito del Pres. del' Cons. Orlando dopo Caporetto (11-XI-1917). Nella XXV leg. si schierò-contro il Min. Nitti, accostandosi a-gli elementi nazionalisti e interventisti,. con l'appoggio dei quali potè costituire alla caduta di Nitti il suo-5° Min. (dal 5-VI-1920 al 4-VII-1921). In questo periodo promosse la L. 18-VII-1920 (inchiesta sulle spese di guerra), la L. 24-IX-1920' (sulla nominatività dei titoli) e la L. 24-IX-1920 (sui sopraprofitti di guerra), stipulò il tratt. di Rapallo con, la Jugoslavia (12-XI-1920), ed in conseguenza abbattè il gov. autonomo .di Fiume con le « giornate fiumane » del die. ; si trovò a dover fronteggiare l'occupaz. delle fabbriche (luglio 1920), e l'insurrez. di Ancona (giù. 1920), a sgombrare Va-lona ed a domare lo sciopero degli impiegati statali (2-VI-1921); presentò, fra gli altri, il dis. di legge 24-VI-1920 per l'avocaz. al Parlam. della ratifica di tutti i trattati; promosse la L. 27-11-1921 sul nuovo; prezzo del pane contro la resistenza ostruzionistica dei socialisti, e indisse le elez. per la XXVI leg. nelPa-pr. 1921. Si dimise il 27-VI-1921 per un voto della Camera del giorno-innanzi sulla poi. estera. Dopo l'avvento del fascismo, appoggiò il nuovo Min. Mussolini, ma nelle elez. del 1924 volle presentarsi con una sua lista autonoma, e il 15-XI-1924;