Dizionario degli i Italiani d'oggi
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Dàneo Giulio, diplomatico, n. a Torino il 24-IX-1885. L. giur.
Assunzione (Paraguay), Legazione d'Italia.
Entrò in carriera nel 1907, fu addetto di legaz. a Berna (1909), segr. di legaz. a Parigi (1910) e Vienna (1912), ufficiale d'art. (1915-18), capo - gab. del sottos. Borsarelli (1919), 1° segr. di legaz. a Bruxelles (1920), cons. di legaz. (30-VI-1923). Dal 1°-II-1927 è min. plen. di 2a ci. ad Assunzione.
D'Angeli Andrea, professore e musicista, n. a Padova il 9-XI-1868 da Carlo e da Anna Samo. L. 11., D. compos.
Verona (S. Michele Extra), via Mazzini 18.
Già insegn. di storia ed estetica della musica e bibl. del Liceo « Bos-sini » di Pesaro, è ora prof, di lett. ital. e lat. nel B. Liceo « S. Maffei » di Verona e lib. doc. di st. della musica nell'Univ. di Padova. Ha dato al teatro Signorina (dramma, nel 1893), L'innocente (dramma lirico, libretto e musica sua, dato a Novi Ligure ed a Bologna); ma come compositore si è più spec. dedicato a canzonette dialettali, inni patriottici, ecc. Stu- j dioso e crit. musicale, diresse per 12 anni le Cronache musicali di Pesaro.
Op. : La musica nel dramma greco, Torino, 1888; La musica ai tempi di Dante, Cagliari, 1903; G. Verdi, Modena, 1910 (2* ed., Boma, 1924).
D'Angelo Maria, professoressa, n. a Roma il 9-XII-.... da . Giuseppe e da Giovina Zappa-Costa. L. 11.
Roma (36), via Claudio Montever-de 18.
Insegna st. e st. dell'arte nel B. Lic. Art. di Boma ed ha pubblicato studi di st., spec. del Seicento, e testi scoi.
Op.: Luigi XIV e la S. Sede (1689-1693), Boma, 1914; Il card. Girolamo Casanate (1620-1700), ib., 1923.
Dani Franco, pittore, n. a Firenze l'll-VIII-1895 da Donato e da Maria Band.
Firenze, viale Petrarca 72.
Autodidatta, si è ispirato ai grandi affreschisti toscani del '300 e '400 e poi ai « macchiatoli » fiorentini. Ha partecipato alle principali mostre ital. del dopoguerra ed è stato in-
vitato a quelle-del Carnegie Institut di Pittsburg. Opere sue sono nelle Gali. d'Arte Mod. di Boma, Firenze e Lima. Una sua Natura morta vinse il conc. Stibbert del 1926 (Fi-rènze).
D'Annunzio Gabriele, principe di Montènevoso, poeta, n. a Pescara il 12-111-1863 da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Med. d'oro.
Gardone Biviera (Brescia), Il Vit-toriale.
Studiò al Collegio Cicognini di Prato, donde uscì nel 1881. Quello stesso anno si stabilì a Boma e collaborò successivamente al Fan-fulla della Domenica, alla Cronaca Bizantina, alla Tribuna, ecc. Nel 1890-91 prestò servizio mil. nel 14° cavali, in Boma, e dal 1891 al 1900 divise la sua residenza tra Boma, Napoli e l'Abruzzo, collaborando a numerosi altri giorn., quali II Convito, Il Mattino, Il Marzocco, la N. Antol., la Riv. d'It., ecc. Il 29-VIII-1897 fu eletto deputato per Ortona a Mare, giurò dal settore d'Estrema Destra l'il die., ma passò all'Estr. Sin. il 27 marzo. Nel 1900 fu candidato dei part. popolari nel II collegio di Firenze, ma non riuscì. Dal 1901 al 1910 ebbe la sua residenza in Toscana, spec. alla villa « La Capponcina » presso Settigna-no; dal 1910 al 1915 abitò in Francia, tra Parigi e Arcachon; nel -maggio 1915 tornò in patria e col discorso La Sagra di Quarto iniziò la sua intensa e vigorosa campagna per l'intervento dell'Italia in guerra (5-V-1915). Bientrato nell' esercito, prestò servizio in tutte le armi e il 16-1-1916 perse l'occhio destro in Grado, al ritorno dal bomba)rda-; mento aereo dei cantieri di Trieste. Sue imprese mil. principali sono quella di Cattaro (ott. 1917), la beffa di Buccari (10-11-11-1918), il volo su Vienna (9-VIII-1918). Per le sue imprese meritò una med. d'oro (mpr. 5-II-1919: «In grandiosa impresa aerea da lui stesso propugnata e in aspro combattimento terrestre sul Timavo superato, fu per il suo ardimento di meraviglia agli stessi valorosi », Cielo Carsico e Timavo, 23-28 maggio 1917. Volontario e mutilato di guerra durante tre anni di aspra lotta, con fede animatrice, con instancabile opera, partecipando ad audacissime imprese in terra, sul mare, nel cielo, l'alto intelletto e la tenace volontà dei propositi in armonia di pensiero e di azione interamente dedicò ai sacri ideali della Patria, nella pura dignità del dovere e del sacrificio:
Zona di guerra, maggio 1915 - nov.
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