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Chi è ?
red.-capo e crit. dramm. per 15 a. della Gazz. di Venezia, attualm. è dir. di questo stesso giorn. Ha collaborato o collabora a vari altri quot. e riv., quali II Regno di E. Corradini, Il Marzocco, Emporium, Corr. della sera, Giorn. d'Italia, Messaggero, Idea naz., ecc. Ha dato al teatro La Catena (comp. di Ermete Novelli, Torino), Chiaro di luna (comp. Talli-Melato-Giovannini, Manzoni di Milano), L'amore di Loredana (in collab. con L. Z uccoli ; comp. Borelli - Andò, Venezia), La spada e la bilancia (comp. Sainati, Firenze), Giuditta (comp. di E. Grammatica, Roma), Schumann op. 46 (comp. Ninchi, Trieste). In guerra ebbe la promoz. a maggiore per meriti.
Op. -.L'arte di Fr. Guardi, Venezia, 1912; Giuditta e Oloferne (trag.), Ferrara, 1920; Amor di Venezia, Bologna, 1920; Fr. Guardi, Firenze, 1922; Giardini sulla laguna, Bologna, 1927.
Damiani Enrico, bibliotecario, n. a Roma il 28-1 V-l892 da Igino e da Eugenia Grazioli. L. giur., D. se. giur.-crim.
Roma (35), via Donatello 43.
E' vice-dir. della Bibl. della Cam. dei Dep. Poliglotta, ha pubblicato numerosi studi, spec. sulle letter. slave, nelle maggiori riv., ed ha tradotto opere di scrittori russi, polacchi, bulgari, serbo-croati. Dirige la collez. Quaderni di cultura (coli, di scritti di letter. straniere) e la Bibl. del teatro straniero, dell'ed. Maglione. Già segr. della sez. ital. del Com. Parlam. Internaz. del Commercio e dell'Unione Interparlam., ebbe varie missioni all'estero. E' membro del cons. dell'Ist. per l'Europa Or.
D'Amico Silvio (s. d'a.), pubblicista e professore, n. a Roma il 3-II-1887 da Fedele e da Filomena Viola. L. giur.
Roma (3), via Nazionale 69, tel. 40290.
Già segr. nella direz. gen. delle B. A. e addetto ai gabinetti dei sot-tosegr. Molmenti, Rosadi e Siciliani, attualm. è prof, di st. del teatro al Conserv. di S. Cecilia di Roma. Crit. teatr. dell'/dea Nazionale (1914-1925) e poi della Tribuna, collabora al Corr. della sera, al Resto del Carlino, ali'Illustraz. ital. ed altri quot. e riv.
OP. : Il teatro dei Fantocci, Firenze, 1920; Maschere, Milano, 1921; Le strade che portano a Roma, Firenze, 1924; Trilussa, Roma, 1925; Pellegrini in Terrasanta, Milano, 1926.
D'Àmora Ferdinando (Aro-mad), pubblicista, n. a Castellammare di Stabia l'8-IX-1886 da Domenico e da Concetta Morlicchio.
Milano (12), via S. Marco 50, tel. 66789.
Si stabilì a Milano nel 1907, red. delle riv. L'automobile e Bel paese, per diventare, nel 1909, red. dei periodici illustr. del Corr. della sera. Dal 1915 dirige la Domenica del Corriere. Ha dato al teatro La nemica di celluloide (Teatro Nuovo di Napoli, die. 1926).
Op. : Il libro di giuochi, Milano, 1914; Gente dell'altro mondo, ib., 1918; Stella solitaria, Firenze, 1920; La girandola, Milano, 1920; Il cugino di Arsenio Lupin, ib., 1921.
D'Amore Benedetto, scultore, n. a Palermo il 6-1-1882 da Francesco e da Filippa Sorge.
Roma (18), piazza S. Marco 48 (pai. Venezia).
Iniziò la sua vita artistica vincendo il conc. naz. per uno dei Leoni in bronzo del pai. di Giustizia in Roma (1908). Da allora ha partecipato a numerose esposiz. (Venezia, Roma, Barcellona, Buenos Aires, ecc.). Dopo la guerra ha vinto i conc. per la statua della Propaganda pel vestibolo a destra del mon. a Vitt. Emanuele in Roma, pel Monum. agli Eroi di Matera, pel Monum. al Marinaio di Pozzallo. Ha eseguito anche tre bassorilievi pel Min. dell'E-con. Naz.; e varie sue opere sono nella Gali. d'Arte Mod. di Palermo, nella R. Se. d'Arte di Venezia, alla corte di Rumenia, e presso i munic. di Buenos Aires, Philadelphia, Roma, ecc.
D'Ancona Paolo, professore u-niv., n. a Pisa il 7-XI-1878 da Paolo e da Adele Nissim. L. 11.
Milano (26), via Francesco Melzi 26.
Dal 1908 insegna st. dell'arte nell'Acc. Scient.-Letter., ora Univ., di Milano e si occupa d'arte in varie riv. (L'Arte, Dedalo, Bibliofilia, ecc.). Ha curato le ediz. illustr. della Vita di B. Cellini e della Vita di Michelangelo di A. Condivi (ed. Cogliati).
Op.: La miniatura fiorentina, Firenze, 1914; L'uomo e le sue opere nelle figurazioni ital. del Medio evo> ib., 1923; La miniature italienne (secoli XI-XVI), Parigi, 1925.
Dandolo Milly, v. Gara-Dandolo Milly.