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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — lo4 -B— jurom» : „: Sia gloria ali1 Eterno, che „aqche n^lle cose più piccole sa far , „ uwùfe&u la sua graatfem, la sua im-„ lagosa bontà. „
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   LA VACCHERELLA
   ^Rjena, potei» vedova, viveva con ( due figliuole in grande strettezza. Tut-toquaujo guadagnavano durante la settimana, lo spendeva nel cibo : e per disgrazia maggiore aveaa perduto la sola vaccherella , che possedevano , e n'ebbero intenso dolore. Un giorno parlando di loro sventura con una vicina, mestamente sclamavano : ,, Almen chje jddio ci ,, ridonasse la vaccherella per averne frut-„ to ! — E la vieiw rispondeva: Fate ,, fedelmente la vostra parte, e Dio fkrà „ la — Ma in maniera? disse u Eleaa. E la vicina soggiunse i Voi „ dovete intanto aumentare i vostri ri-„ spanni coli'attività; e giacché sapete „ filar bene, e -cucire, e far paglia, la-„ . varate <*gui giorno un'or* di più, e », qualche rCOfa di più Io*