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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ~ 9° ~ .
   produceva le più deliziose armonie ! Sciocco eh' io era , diss' egli allora, di far le beffe a questi artisti! Che piacere , che delizia coli7 arte loro mi procurano ! — Povero selvaggio} dicea fra tanto P ufficiale suo padrone. Egli, ignorante senténziava a 6Ìmi^liaoza. di coloro , che vogliono scrutinare di quaggiù i secreti della divina prowi-i denza ! ~ Sono ciechi e noi cooo-scono» sono sordi e pretendono giù»
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   IL NEGRO
   u,
   ' n vecchio negro si presentò alla casa d'un : negoziale, e' si gli disse supplichevole: „ Mi è morto il padro-„ ne , e più non so di che vivere ! Da-„ temi, vi prego, un tozzo di pane, e ,, concedetemi ricovero ! Signore, vi sup-pliéo, abbiate pietà di me1 „ Il negoziante , la moglie e i figliuoli ebbero
   (>ietà di lui. Ed anche la piccola Car-otta la quale però diceva: Come è nero!