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v IL SORDO
xi officiale di marina condusse in Europa da un' isola lontanissima un giovine selvaggio, che durante il tragitto perdette allatto V udito per malattia. Una sera alcuni amici si radunarlo» presso l'ufficiale., per eseguire un foncerto di musica. Il selvaggio, che non sape- ^ va che cosa fossero quegP istrumenti musicali, vedendo il maestro, il sonatore — di flauto, quel di violino e quello di contrabbasso, intenti tutti alla loro parte, si mise a ridere smascellatamele, dicendo: ,, Oh che bei matti! Non ho yj mai veduto un^ fatica più inutile. „ Sudano come bestie, e gettano al „ vento tante smanie. „ — Dopo non molto, per le cure d'un buon medico, riacquistò pienamente V udito. Ma quale non fa la sua sorprèsa quando, ad un nuovo concerto di musica, si avvide che ogni soffio della bocca, ogni movimento delle dita, aveva una ragione, un significato,