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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 80 — Ditemi bene, che vi fitte voi de! de» „ nero che guadagnate? — Il.falegoa-y, me rispose : Ne impiego una porzione a pagare i miei debiti, e l'altra h „ metto a frutto . — Mi burlate, ris-,, pose il tornitore \ voi non potete a* „ ver debiti, nè capitali da porre a frutto ; —» Quest' è vero, soggiunse il „ legnaiuolo; ma ora vi spiego la cosa: „ I miei genitori, dall' istante eh7 io nac-„ qui sino al momento che ho saputo „ spingere nella pialla e tirar nella se-„ ga, m' hanno allevato con ogni pre-^ mura ed amore, mettendomi ad un „ mestiere perchè imparassi a guada-„ gnarmi il pane, e dandomi buona e-,, ducazione perchè crescessi galantuo~ „ mo. Ora mi stringe obbligo d'aiuta-„ jré quei vecchi amorosi parenti, che „ furon tutto per me 5 ed ecco il debito „ che pago con una porzione de9 miei „ guadagni. ColP altra poi mantengo 1 „ miei figliuoli e fo dar loro educazione j ed ecco la parte de' miei guadagni ,, che metto ora in commercio, perchè 1 ^ miei figli me ne paghino il frutto quan-„ d'io sarò vecchio. Avete capito ? —