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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 7$ ~ lacfeone, oh' era venato per cèmporré la pace, a cotal vista disse loro: „ Ecco „ quello che, avviene a' litigiosi 1 Per uno. „ straccio di corda* che non vale < «na. „ rapa, avete fatto uno «strepito d- in»-, „ tèrno; e alla fin fine1 chi' ha guada*. n guato di voi due? Nessuno 1: Vi siete. „ resi rtdiooli, e siete aldeidi e imbto«% rt dolati come due maiali nella povàtn. „ ghera! Imparate una volta y stordita cri t ,, che le liti e le zuffe fanno gemere. „ troppo spesso chi vi si caccia per en~. „ tro ! Imparatelo a vostre spese, e. „ fate senno } intendete ? „ — È ritornò, al suo campo, lasciandoli muti e confini.
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   IL BUON USO DEI. DENARO
   in laborioso legnaiuolo che aveva il guadagno sicuro, viveva con frugalità, vestiva con semplice decenza, ed evitava qon accorgimento tutte le spese superflue . Un tornitore suo vicino entrando un di nella sua bottega gU disse :