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Cento novelline morali pei fanciulletti

Salvatore Muzzi
Libreria Marsigli e Rocchi, 1840, pagine 143

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Suo parimi' precipitóso 5 e prese1 subita due uova de1 piò bei piccioni ehe aVefr-se, e le jpòrtò itel{ nido1 de' colómbi dèi fanciullo, il 4 quale con gran4 meraviglia ride nascere dùepkteiòribini di fctraordihaì-ria bellezza. Ma il padre dèlP amico lò trasse di meraviglia dicendogli : „ Quan-„ do Puòmo è si forte da sapersi vincere , „ se ne trova sempre pago e contentò. „
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   i buoni vicini
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   «il minor figliuolo d' un molinarò di xam^agfaa' èssendosi troppo avventurato presso'un canate, cadde nelPacqua ed era aul putito affogare : ma uni matriscat-co, che abitava al di là del canale, il éì slancio nelPactjua, s^Jvò il fan-'eitlUot, e lo portò a! padre suo.Dopo aleuti1 tempo s1 appigliò ftroco alla cask del mamSfcaloo5 la qtràlèguferà in fiammfe quancP egli se n* accorse *, cosicché a mala pena ebbe tempo di salvarsi colla maglie * tré figliuòli * irta nella fiotta e noi terróre etera dhutenticatò 'larpiù piccòfe