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Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna - Volume II

Gaetano Gaspari
Libreria Romagnoli Dall'Acqua, 1890, pagine 593

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   MUSICA RELIGIOSA
   357
   Opuscoli due in 8°. Il solo Canto della prima edizione del 1585, e il solo Basso della ristampa del 1588.
   Gli autori contenuti in in questa raccolta sono i sottonotati :
   Dragone Gio. Andrea - Lo spirto afflitto e
   stanco............a car. li
   Giovannelli Ruggiero - Alme eh' ornando il
   cielo...............» 3
   Detto - Quando il di del giudizio mi rammento .............» 18
   Marenzio Luca - Servirò il grande Iddio . . » 7
   Detto - Primo che per Giesu ...» 24
   Nanino Gioan Maria - Alma del Redentor . » 23
   Quagliati Paolo - Giesu de 1' alma mia ...» l
   Detto - 0 Angiol Benedetto. ...» 2
   Detto -Certo eh'un giorno. ...» 4
   Detto - Mentr' in gratia di Dio . . » 5
   Detto - Correte o Santi ai pie. . . » 0
   Detto - Voglio al mondo morire . . •» 8
   Detto - Oscura nube di terreni all'etti » 9
   Detto - lloime eli' a poco a poco. . » 10
   Detto - Signor mio tu m'hai lasciato » 13
   Detto - Madre diuina......» 10
   Detto - Perche non lui par tempo . » 17
   Detto - Satiati liuomo carnale. . . » 19
   Detto - Alma che farai quando . . » 20
   Detto - Lasso per le mie colpe . . » 21
   Detto - Io uoglio sospirare . ...» 22
   Detto -Tra l'asinelio e '1 bue . . » 23
   Autori diversi. Raccolta di Fra Serafino Razzi. — Libro Primo delle Laudi Spirituali da diversi Eccell. e divoti Autori, antichi e moderni composte. Le quali si vsano cantare in Firenze nelle Chiese doppo il Vespro ò la compieta à consolatone e trattenimento de' diuoti serui di Dio. Con la propria Musica e modo di cantare ciascuna Laude, conio si ò vsato da gii antichi, et si vsa in Firenze. Raccolti dal R. P. Fra Serafino Razzi Fiorentino, dell'ordine de'Frati Predicatori, à contemplatone delle Monache, & altro diuote persone. Nuouamente stampate. Con Priuilegii della lllustriss. Signoria di Yenetia, & del Duca di Firenze, & di Siena. - In Yenetia, ad instantia de' Giunti di Firenze. 1563. -in 4°. (E in fine): Stampata in Yenetia, per Francesco Rampazetto, ad instantia de gli heredi di Bernardo Giunti di Firenze. 1563. - Libro raro di molto e pregevolissimo tanto per le poesie che racchiude, quanto per la musica apposta alle Laudi. ( Poniamo soltanto alcuni tratti della lunga dedicatoria):
   Alla Molto Rev. Madre Suor Caterina de'Ricci Sop-priora del Ven. Monasterio di San Vincenzio di Prato sua osseruandissima.
   Se bene si sono poco meno che del tutto dismesse da non molti anni in qua da quasi tutti coloro che relligiosi non sono quelle canzoni spirituali che Laudi si chiamano; le quali negli anni adietro, non solo ne i monasteri, e ne i Conuenti da persone date al seruigio di nostro Signore Dio,
   ma nelle compagnie ancora, e nelle case priuate diuotainente si cantammo; non ò però ancora in tanto uenuta meno così lodeuole usanza, e il modo, e uso di cantare le dette laude, che alcuni, e massimamente le sante Vergini rinchiuse non
   1' usino ancora più che mai......Et io per
   me resto marauigliato, che molti i quali hanno in gouerno Monasteri e persone dedicate al culto diuino, e tolte tutte dal mondo ( leuata questa lodeuolissima usanza) comportino che in quel cambio si cantino tutte le più lasciue sorti di Musiche; e bene spesso canzoni, che sarebbono meno che oneste anco in una brigata di persone secolari, e interamente del mondo . . . . Trottarono gli antichi, acciò anco in questa parte, l'ussero i relligiosi da gì' huomini secolari differenti questa sorta di canzoni, che come ho detto, sono chiamate Laudi, a somiglianza de gì' llinni che si cantano nella Chiesa di Dio. Ma il tempo che sempre nuoue cose, & hor migliori, & hor peggiori n'apporta, come ha mutato in gran parte da quaranta anni sono in qua i costumi de gì' huomini, e introdotto nuoue usanze, e nuoui modi di uiuere in tutte 1' altre cose, così ha in-uece di quel buono uso di cantar laudi, introdotto nei Monasteri canti molto meno lodeuoli : e in uece delle feste, e rappresentazioni che si face uano, Comedie, e altri così fatti giuochi poco diceuoli in luoghi santi, e fra persone relligiose.
   .......hauendo io per queste & altre molte
   cagioni, molti anni desiderato d' hauere una scelta di laudi, non come quelle che insino a hora sono andate attorno senza musica, ma in miglior forma ordinate ; non mi era anco uenuto fatto d' hauerla, quando intesi pochi mesi sono, che il Rev. Padre Fra Serallno Razzi da Mar-radi dell'ordine de'nostri frati Predicatori. . . . n' havea, quasi per suo passatempo, raccolto un libro delle più belle antiche, e moderne, & aggiunto loro il modo di cantarle, lasciando quella scioceha maniera di dire: Cantasi come la tale, e come la quale. Perche, essendone da lui stato graziosamente compiaciuto, per mezzo di Don Siluano suo fratello, e mio amicissimo, 1' ho fatte stampare in Vinezia; sallo Dio più per gio-uare altrui, che per altra cagione. In Vinezia dico, per non hauer coniniodo nelle nostre stampe
   di fare le musiche......alle sante orazioni
   della quale humilinento mi raccomando.
   Di Firenze li XXX. di Luglio 1563. D. V. R.
   Figliuolo in Christo FILIPPO GIUNTI.
   A car. 1. si legge: « Scelta di Laudi Spirituali in honor di Dio e de' Santi, di diversi auttori, con le musiche, et modi di cantare, così de' moderni, come de più uecchi, raccolte dal Reu. P. Fra Serallno Razzi dell'ordine de'Frati Predicatori ». Che s'abbia ad intendere per quei modi di cantare, noi sapremmo ben dire, non veggendosi entro il libro veruna spiegazione di quella frase; L' opera ha sei carte in principio non numerate pel frontispizio, dedicatoria e per la tavola: poscia carte l i7 numerate da una sola parte, e un'altra in line coli'impresa de'Giunti, e l'approvazione per la stampa.
   Fra gli autori si veggono i nomi di Feo Beleari, del Bianco Iniesuato, ili Bastiano da Poggibonsi, di Lorenzo e di Madonna Lucrezia de' Medici, di Lorenzo Tornabuoni, e di Benedetto Varchi, del quale avvi il salmo Miserere mei Deus tradotto in terza rima.
   Resterebbe a decifrare se la musica apposta alle Laudi più antiche del Beleari e ili Lorenzo de' Medici fosse quella che originariamente fu per esse Laudi composta, o invece fosse lavorata di nuovo da alcuno dei maestri contemporanei del Razzi. Essa è a due, a tre, ed anche in parecchie Laudi a quattro voci.