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PRATICA
in 4°. Canto primo, Tenore, Alto, Basso, Canto secondo, e Organo. In tutto opuscoli sei.
La dedicatoria dello Spogli non somministra veruna notizia al nostro proposito. A tergo di essa ve-desi impresso il seguente breve discorso:
« Al Musico Lettore
« Ecco alla luce un mio Parto Musicale che per esser il primo, ch'io mandi alle stampe, come nouello frutto lo devi gradire, se cortese pur sei ò Lettore: se pio, non ti dispiacerà un'Ecclesiastica Cantilena de Salmi, e come moderno hò voluto farti godere della breuità, 11 motiuo d'hauer mandato alla luce queste Compositioni, non l'attribuire ad ombra d'ambitione, ifia ben si al desiderio di compiacerti coni'anco per non comparire affatto otioso al Mondo. Se scorgerò in questa prima impressione hauer incontrato in parte il tuo genio, altre volte mi sforzare) farti gustare frutti più maturi. Li Salmi, se ti piacerà potrai cantarli con li Ripieni, poiché sono composti con quest'intentione. Vivi l'elice ».
Stefania (!)e) P. Gaetano, chietino,
Min. Conv. Salmi Pieni per tutto l'Anno à otto voci con Violini ad libitum breui, o facili con Litanie della Beata Vergine Opera Terza Posta in Musica, e Dedicata all' Illustrissimo Signore, il Signore Francesco Paolucci Conte di Calboli, e Marchese di Fabiano dal P. Gaetano de Stefanis da Chieti Minor Conuentuale, e Maestro di capella della Cathedrale di Forli. - In Bologna, per Marino Silvani 1710. - in 4°, Canto, Alto, Tenore, Basso primo coro; Canto, Alto, Tenore, Basso secondo coro; Violino primo, Violino secondo, Violone o Tiorba, Organo primo, e Organo secondo. In tutto opuscoli tredici.
A tergo della dedicatoria del De Stefanis havvi quanto segue :
« Amico Lettore
« Escono alla luce questi miei Salmi, non già per aquistarmi nome, mà per puro servizio degl' Organi, ed in particolare per la Capella della Santissima Vergine dal Fuoco nella Cathedrale di Forlì. Questo siccome fù l'unico mio scopo; anche ei fù, che diede la mossa alla mia penna d'esercitarsi nella Composizione di questi Salmi à otto pieni con li Violini; Questi non ti apportino stupore, poi
$t e frani Agostino. Psalmodia Vespertina Volans Octo Plenis Vocibus Concinenda, •Sereniss. ac Potentiss. Principi Domino, D. Ferdinando Mariae Vtriusque Bava-
riae, ao Palatinatus Superioris Duci, Co-miti Palatino Rheni, Landgrauio Leieh-tenbergensi S. R. I. Archidapifero, & Electori, &c. nec non Serenissimae Hen-riettae Adelaidi Ex Regia Sabaudiae Stirpe Natae, eiusdem Serenissimi Elec-toris Vxori meritissimae, &c. dicata ab Augustino Steffano Eorund : Sereniss: Principum Musico-Organista Anno Sai. MDCLXXIV. Aetatis suae XIX. - Romae, ex Typographia Jo: Angeli Mutij. -in 4°. Cantus, Altus, Tenor, Bassus primi chori; Cantus, Altus, Tenor, Bassus se-cundi chori, et Organum^ In tutto opuscoli nove.
Trascriviamo 1' epigramma a tergo del frontespizio, e la dedicatoria coli'avviso al lettore che veg-gonsi impressi nella carta susseguente:
Epigramma
Augeat Augustine augusta sorte, Suprema
Ut meritò debet praemia, fama, Tibi
Germine ab Herculeo iam germen germinat. Edit Virtus virtutem; lumen, & inde, Faces
Sors tua nunc virtus est; dum fati aemula Floret Tanti operis luci, gloria maior Adest
Inclita si peperit iuuentus germina; Nomen
Nomini, & angustimi flrmat, et auget Opus.
I . A . B.
V . 1 . D.
Sereniss.mi ac Potentiss.mi Principes Domini Cle-mentissimi.
Ilumanitas sub coelo vivit; & quidquid illi euenit è coelo prouenit. Innumerabiles à benignitatis Coelo Serenitatum Suarum mihi beneficiarmi! plu-uiae immerito prouenerunt; ita ut Amore, tìratia, muneribus, Patrocinio decoratus felicissimo itiuen-tuti meae euentos semper speraui. Psalmodia haec Volan3 primus laborum meorum foettis, celeri studij volatu, ad serenum Patrocinij Coelum Serenitatum Suarum volat Sint Astrà Serenitatum Suarum mihi propitia, & benigna; & secundo luinine, quam à Bauariae Coelo iam diu accepi, augeant lucem. Interim Serenitatibus suis augeat coelum innumerabiles dies, A immortales. Ita voueo.
Serenitatum Suarum Romae I. Januarij 1674. Humillimus, Addictissimus, & Obsequentissimus seruus AUGUSTINUS STEFFANUS.
An Lectorem
Ignosce audaciae iuuentutis Amlce Lector, non glo-riae cupidus, nec amicorum Consilio, nec alijs rationibus commotus Psalmodiam liane Typis dare decreui ; sed solimi vt notus esset meae ser-uitutis ignis erga Sereuissiinos Principes, qui nisi in studij ardore (solius scilicet anni circulo ) clarere non potuisset; gloria tanti laboris sapientia est solum Magistri, & fortitudo Ilerculis, cuius stylum imitari non ex parte, sed totum glorior. Cape igitur Volantem hanc Psalmodiam, velocitate volantis temporis volanti calamo perfectam, quam non auribus, nec. arti, sed breuitati, & commeditati attemperavi. Proba, & Vale.
11 F»Uis credette che lo Stefani prima che da Ercole Bernabei avesse da altri studiato il contrappunto. Ma si; avesse letto il surriferito Discorso avrebbe imparato che il nostro autore dopo un anno di fervorosa applicazione (solius scilicet anni circulo) al comporre potè produrre in pubblico