286.
PRATICA
Hymni omnes in unum collecti volumen ederen-tur : atque ex bis prototypis inultiplicata per exemplaria ubique possent comparari. Opus hoc utrobique qua potui celeritate & industria tandem absolutum est. Tu Lector fruere, & vale ».
Quest'opera magnificamente Impressa contiene la musica a quattro e più voci in contrappunto degli Inni della Chiesa con le risposte in canto fermo da farsi alternativamente da'cantori del Coro, ovverosia dal popolo. Da un passo dell'Avviso apprendiamo che per le note del canto fermo si adoperarono i tipi di Roma, veramente nitidi e belli, e per la musica figurata quelli dell'editore d' Anversa.
Il Baini nel t. II, pag. 215 e seguenti delle sue Memorie sul Palestrina, narra distesamente tutto il negozio di quest'edizione, la somma del quale in compendio riducesi alle seguenti nozioni: e cioè, che il Pontefice Urbano Vili nel 1G34 conferì con Antonio Maria Abbatini il suo divisamente di commettere alla stampator Moreto in Anversa una nuova edizione magnifica dei nuovi suoi Inni posti in musica tanto in canto figurato che in canto fermo; che questo fosse 1' antico, e quello il miglior che si potesse avere: che l'Abbatini suggerì al Papa di conservar la musica del Palestrina, siccome il meglio di quel che potea prodursi dall'arte, e dall'ingegno: che dietro l'avviso dell'Abbatini il Pontefice ordinò a Sante Naldini, allora maestro della cappella papale, che facesse dai più esperti cappellani cantori adattare alla poesia de'nuovi Inni tanto l'antico canto gregoriano proprio de'medesimi, quanto la musica in contrappunto fatta già per gli antichi Inni dal Palestrina: che così fu eseguito, e che perciò il detto Sante Naldini romano, e Gregorio Allegri pur romano si divisero il peso di siffatto lavoro per decisione collegiale, e che in breve fu il tutto inviato d'ordine espresso del Papa al Moreto in Anversa. Vuole poi il Baini che l'edizione si facesse col-l'inviare i fogli vicendevolmente a Roma da Anversa, e ad Anversa da Roma, ritenendo egli che l'impressione del canto fermo degl' Inni si facesse in Roma e quella del canto figurato dei medesimi in Anversa; ma parrebbe più verosimile che i tipi di canto fermo fossero mandati al Moreto, e ch'ei si valesse di quelli (che a lui mancavano) per la sua magnifica edizione, il tutto imprimendosi in Anversa dal sullodato tipografo. Almeno è lecito interpretar eziandio di questa guisa il passo notato sopra nell'avviso al lettore. Veggasi tuttociò nel t. II dell' opera del Baini, da pag. 216 a 221.
Palestrina (Da) Gio. Pierluigi, e Foggia Francesco. Punge lingua gloriosi a 5 voci.
--Lucis creator optime, inno a 4 nelle
domeniche fra 1' anno.
--Sahy regina a 4 voci.
— - Mihi autem ni mis, offertorio a f> voci. ---Saire regina a 4 voci.
--Vita rirtus corri iutn, inno a 4 per
S. Michele arcangelo.
- Saire Regina a 5 voci.
- Mihi autem ni mis, offertorio a 5 voci.
Le sopradette composizioni sono in partitura in un manoscritto in 4° oblungo. Le due ultime sono del Foggia.
Palmerini Luigi, bolognese. Tantum ergo a tre voci pieno con organo. -Partitura ms. in fol. obi.
Neil' archivio musicale di S. Petronio si hanno del Palmerini le partiture manoscritte delle seguenti composizioni :
1. Pange lingua a 3 voci con istrumenti.
2. 0 salutaris Hostia a 3 voci.
3. Profezia di Nabucodònosor a tenore solo.
4. Passio in Dominica Palmarum.
Paolo Ferrarese monaco di S. Benedetto. Responsoria hebdom : sanctae D. Pauli Ferrar:s Monaci.S. Benedicti. - D. Hieronimo Zino Bonon.8 Congrega-tionis S. Georgii alga Venet: canoni ecribente 1692. - Me. in piccol foglio.
Trovansi dopo la can^a 40 del libro e vanno sino al fine del manoscritto; il quale chiudesi con un Miserere a 4 e un Ecce lignum crucis venite adorenius, pure a 4, musicati dal predetto Girolamo Zini amanuense.
— Passiones, Lamentationes, Responsoria, Benedictu8, Miserere, multaque alia devotissima cantica ad offitium hebdo-madae Sanctae pertinentia, D. Pauli Ferrariensis, monachi diui Benedicti, congregationis Cassinensis, nunc recens collecta, emendata, & typis tradita. -Venetiis, apud Hieronymum Scotum, 1565. - in 4°. Cantus, Tenor, Altus, Bassus.
Questa bella e rarissima opera è a quattro voci. Il Canto ha facciate 107; il Tenore va fino a car. 87, e così pur l'Alto, e il Basso finisce a pag. 91. La dedicatoria trovasi nella sola parte del Canto, ed è sottoscritta colla lettera D.....Trascriviamo qui sotto la seconda metà della medesima, siccome la più importante.
Al Molto Rever.do Sig.r et Padron mio colendissimo Don Andrea Pampuro, Abbate di S. Giorgio Maggiore di Venetia & della Congregatione di Monte Cassino Presidente Dignis.
......mi sono anch' io volto à raunare le opere
d' alcuni nostri valenti huomini per istamparle, & dedicarle al suo honorato nome. Et hauendo da gli ettetti conosciuto quanto à V. S. R. siano state grate le orationi del grande Isidoro Clario sopra il Vangelio di S. Luca, che pur questi giorni stampate le dedicai; mi sono di tanto miglior voglia disposto à dedicarle i presenti di-uot^fc armoniosi canti del nostro D. Paulo Fer-rar^Ie, huomo oltre à l'altre sue buone qualità, per la rara eccellenza sua, & in musica, & in poesia non mai à bastanza lodato, & degno d'eterna fama. A la qual cosa fare principalmente mi hà persuaso la memoria eli' io ho, d' un ragionamento che V. S. R. mi fece sei mesi addietro, quando parlando meco in camera sua domesticamente, come per sua gratia, & bontà alcuna volta suol fare; mi raccontò, con quanta noia, nel suo per noi ben auenturoso viaggio da Roma à Venetia, hauesse udito la settimana Santa cantare in Perugia, et in Arezzo le La-metationi di Geremia Profeta, con tante gorghe, e con tante moltitudini di voci, che le erano parute più tosto vn confuso strepito et romore,