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PRATICA
cogliere, & odorati fiori, & saporiti frutti, prodotti et scaturiti dal Giardino del suo fecondo intelletto (che à guisa di Parnaso manda fuori & produce à punto concenti tali che gli ne cedono le muse) con questa raccolta Deuotissimo ne vengo a render quanto amorosamente rubbato ho ; Et se à caso nella raccolta di questi diuini, e celesti fiori vi si fosse mescolata pianta diuersa prodotta da altro terreno, che dal suo, non sdegni V. S. Molto 111. compiacersi conforme all' li umanità sua dar ricetto all'istessa, accio aggregata nel suo fruttuoso giardino riceui elfetto tale ; che ben si possa esser accetta ad ogni pellegrino ingegno ; & per fine dedicandomele per sempre & obligatissimo ; & memore de suoi cortesi effetti le ne prego dal Sommo Dio ogni compito bene. Di Yenetia il primo Giugno 1G30.
Di Y. S. Molto 111.
Seruitore Deuotissimo LEONARDO S1MONETTI.
Di Giovanni Croce non liavvi in quest' opera che un Laudate Pueri a quattro voci con Eco di altrettante voci e con diversi stromenti. L'esemplare di questa Raccolta del Simonetti onde sia perfettamente completo debbe comporsi delle seguenti parti: Canto ouero Tenore (segnato A), Tenore (segnato B), Alto (segnato C), Tenore ouero Basso (segnato D), Basso continuo (segnato E). A queste cinque parti deggionsi unire altre sei per i ripieni delle voci e per gli accompagnamenti degli stromenti. Ognuna di queste sei parti porta per titolo: Ripieni de voci onero instrumenti della Raccolta Terza di Leonardo simonetti ecc. come abbiamo riferito qui addietro per le parti principali de' cantanti. Senoncliè cotai Ripieni sono stampati dal Magni medesimo due anni dopo cioè nel 1632. Codesti sei opuscoli si distinguono l'uno dall'altro per le segnature. A. il primo; B. il secondo; e casi fino alla F che è 1' ultimo. In tutto undici libercoli; i primi cinque del 1030 e gli altri sei impressi nel 1032.
Oraziani I>. Bonifazio. 11 Primo Libro delle Messe a quattro, e cinque, del Signor 1). Bonifacio Gratiani Opera Decima Ottava. - In Roma, Nella stamperia di Gio. Angelo Mutij. 1671. - in 4°. Canto primo, Canto secondo, Alto, Tenore, Basso, e Organo. In tutto opuscoli 8CÌ.
Con lettera in data di Roma 10 di Agosto 1071, il fratello dell'autore intitolò queste messe: All' Erainentiss. et lieve rendisi, signore Et Padrone Colendissimo Jl signor Cord. De' Massimi. Yeg-gasi questa ridicola dedicatoria nel Catalogo della musica a stampa posseduta dall'Ab. Santini a car. 93 dov'è per intero trascritta.
In line trovasi il seguente Indice:
Missa 11 bianco, e dolce Cigno à 4 con Organo,
e senza per principianti. Missa Breuis à 4. Missa Yestiua i colli à r>. Missa Liquide perle à 5.
- Il secondo Libro delle Messe a quattro,
cinque e otto voci, di I). Bonifatio Gratiani Con Privilegio Apostolico. Opera XXII. - In Roma, Per il Successore al
Mascardi. 1G74. - in 4'. Il solo Canio secondo.
La dedicatoria è di Graziano Oraziani fratello dell' autore.
Oraziani Tomaso da Stagnara vai Io Min. C'oiiv. Missa cum Introita, ac tribus motectis, duodecim vocibus canenda, tri-bus clioris distincta, R. P. F. Tlioma Gradano a Bagnacavollo Ord. M. Con-vent. in Ecclesia Sancti Francisci Me-diolani Musices Praefecto auctore. - Yenetiis , apud Angelum Gardanum 1587. - in 4° obi. Sono undici parti, al cui compimento manca il Canto del primo Coro. (A tergo del frontespizio leggesi la seguente dedicatoria):
Admodum Reverendo Patri Magistro Octaviano Stram-biagho Ravennati ordinis minorimi Conventualium Eximio Sacrae Theologiae doctori, ejusdemque in Alma Urbe Professori publico, Domino suo colendissimo. F. Thomas Gratianus a Bagnaca-vallo ejusdem ordinis S. P. D.
Post liabitam (gravissime ac doctissime Pater), Deo Opt. Max. .justis honoribus debitam gratiani, studium et voluntas mea ea semper fuit, ut neque, ignaviae neque ventri pecudum more deditus essem ; sed honestis praeclarisque rebus,- et prae-sertim Musicae quantum possem, ardenter incum-berein. In cujus vocibus, numeris. et niodis addi-scendis quem progressum R. P. Constantio Porta magistro meo Constantium dico viruni illuni egre-gium in arte musica nemini secundum, continuo labore, assiduaque exercitatione hactenus efi'ece-rim ; non meum, sed aliorum erit judicium. Illud dicam, et ingenue fatebor: me quidem multos ha-bere, quibus pluriinum debeo, qui me sibi multis de causis obligarunt; tamen post altissimum Deum, praeclarissimumque Constantium, neino poenitus est, cui me plus, quam tibi devinctum esse con-fitear. Tu enim ocia, et studia mea nunquam fovere et excitare destixisti ; tu res meas non secus ac tuas omni diligentia semper tutatus fuisti ; tu denique quantus, quantus ego suni, solus elìecisti. Quibus de causis, cum sacras has cantiones a me jam absolutas amicorum horta-tione et impulsu, quasi coactus , in lucem edere vellem ; jure optimo tibi dicare et nomini tuo consecrare volui ; ut et animi mei erga te grati testimoniuni haberes , et monumentum aliquod , quod meam in te observantiam testaretur, extaret ; tum demuni ut lucubrationes meae sub tuo patrocinio, tanquam sub sacra anchora, tutissimae manerent. Quamobrem ( Pater ornatissime ). ut liunc libellum ea frontis liilaritate, et libenti animo, quo ea, quae tibi gratissima, ac jucun-dissima sunt, soles acci pere, excipias, velini.
Mediolani die xx. Martij 1587.
Dalla sovrascritta dedicatoria apprendiamo che il Oraziani fu discepolo del celebre Costanzo Porta.
- Thomac Gratiani de Bagnacaballo in
Catliedrali Concordicnsi Ecclesia Musicorum Magistri : Missarum Quinque Vocibus Liber Primus. Nunc primum in lucem editus. - Yenetiis, apud Ricciardum Amadinum. 1599. - in 4°. Cantus, Tenor, Altus, Bassus et Quintus. In tutto