MUSICA RELIGIOSA
» Lavdate nominimi. Il Laudale Dominion è à 8. à Chori vguali.
» Magnificat, Il Magnificat è~à 8. à Chori vguali,
» Auertendo li Signori Musici, elio le introducioni si punno tralasciare, cominciando absolute li salmi; che è quanto 111' occorre ; Yiuete felici ».
Gallerano Leandro di Brescia, Min. Conv. Messa e Salini Concertati Aggion-toui, il Terzo choro ad libitum. Di Leandro Gallerano Accademico Occulto detto l'Involato Maestro di Capella della Venerandi Arca dei Glorioso Sant'Antonio (li Padoua. Opera Decima sesta. Nova-mente Ristampata. - In Venetia, Apresso Alessandro Vincenti. 1641. - in 4°. Canto primo coro (A). Tenore primo coro (B). Alto primo coro (C). Basso primo coro (D). Quinto primo coro (E). Canto secondo coro (F). Alto secondo coro (G). Basso secondo coro (II). Canto terzo coro ad libitum (I). Tenore terzo coro ad libitum (lv). Alto terzo coro ad libitum (L).-Basso terzo coro ad libitum (M). E Basso per 1' Organo (N). In tutto opuscoli tredici. (Senza dedicatoria).
E questa una ristampa della prima edizione, sopra ricordata.
V'hanno in quest'opera delle composizioni a tre, a cinque, e a otto voci.
Galuppi Baldassarre, detto Itiiranello.
Credo in Sol magg.re a quattro voci con strumenti, cantato iu Venezia nella venuta di Sua Santità Pio VI l'anno 1782. - Partitura ms. in fol. obi.
Gamberi Pietro. Messe, e Salmi a otto, & à cinque, parte concertati, & parte pieni, con vn Laudate Dominimi h tré, Letame della B. Vergine, & Aue Regina Coelorum à otto. Di Pietro Gamberi Maestro di Capella nell' Arciuescouado di Rauenna. Opera Prima. Dedicata all' EminentÌ88Ìmo e Rev.,Mo Sig.r Cardinale Capponi Arciuescouo di Rauenna. -In Venetia 1634 Appresso Bartholomeo Magni - in 4°. Solo 1' Alto secondo Coro segnato G. (A tergo del frontispizio sta la dedicatoria seguente):
Eminentis.mo e Rev.mo Sig.r et Patron mio Colendissimo.
I componimenti, che tra concordeuole discordia di noto e bianche, e nere si vanno con proportionata diuersità ili voci vagamente alternando, non p onno liauer simpatia più leggittima, che col Bianco, e Nero, clic* nell'Armi dell' Illustrissima Casa Capponi in vna Contrarietà à marauiglia vniforme s' accoppiano : e quei Componimenti Musicali al lor naturai centro e ricouero son giunti, quando da Personaggio, in cui armonia concertatis:sima fanno tutte le Virtù eroiche , vengono ricettati, ed i Componimenti poi di cose Ecclesiastiche, e
che fra 1' Ecclesiastiche sono le principali, à Prencipe che nella Romana Chiesa tiene luogo Eminentissimo, conuenientemente si debbono. Questi erano quei tre motiui generali, che ad esporre alla publica luce questi primi parti del mio debole ingegno sotto i fortunati auspici del nome di V. Eminenza efficacemente mi persuademmo : ma vn altro più particolare vi si aggiunse , che di non poter farlo altrimenti, senza discapito della mia riputatione assolutamente mi protestava; e questo si è, l'essermi io veduto con mia grandissima confusione , cagionatami dalla conoscenza del mio poco merito, prima che da V. Eminenza ne veduto ne conosciuto, abilitato per dispensa particolare della sua benignità, al seruigio di questa nobilissima sua Chiesa. Ragione di tanta conseguenza, & onore, tanto da ini; stimato, che non hò giudicato douer differir di vantaggio à dichiararmi al mondo, come hora fò à mia perpetua gloria, per uno di quei c'hanno fortuna di esser descritti fra i seruitori, e ser-uitori di eterna vbligatione di V. Eminenza. Cosi piaccia al Sig. Iddio di' darmi forza tanto almeno, eh' io non liabbia da viuerle inutile, ne da morirle ingrato ; & à lei d'aggradire in questa mia picciola dimostratione la grandezza della mia volontà: mentre con ogni termine d'vmiltà à V. Eminenza in' inchino , e le bacio riuerente-mente ìe Sacre Vesti.
Di Venetia il Primo Genaro 1(53-5.
Di Vostra Eminenza Reuerendissima
Deuotissimo & vbbligatissimo Seruitore PIETRO GAMBARO.
Quella dispensa particole di sopra toccata dall'autore fa supporre che per ottenere la carica di Maestro di Cappella nella Cattedrale di Ravenna si richiedessero a quel tempo certi requisiti, da' quali non potesse alcuno essere dispensato clu; col beneplacito dell'Arcivescovo di quella diocesi. Nella seconda carta leggonsi le seguenti latine poesie :
Ad Petrum Gambarum Famae praeconio lionostatum Francisci Mariae Fontei Vrceanensis. Ode.
Age praepeti Vulatu, Age fama, clariori Vaga luce ; scinde nubes ; Zephiroque mitiori Levioris aura vocis, Niveae indicis Camoenae Mulceat aethereis aeternos cursibus annos.
Age Diva, linque rivos, Iuga montiuin, et feraces Sinus Umbriae ; sonoris Viden, ut admota linguis Stupet Adriae voluptas Merita loquacitate
Dulcia divini gaudens spiramina oloris.
Age, cantus in canoras Cytaras subire dignus, Meliora gesta laudum In utramque terre partem, Orientis, et Cadehtis Sonitu citatiore
Ne pigeat decorare novo sub nomine gentes.
Age Fama per Metaurum, Per et agrum honestiorem, Ubi laeta transvolasti, Age musicos honores, Age lacteos decores In amoena prata Coeli.
Sparge per auriferum Zephyris spirantibus aevuin.