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PRATICA
(lardano. In Venetia. 1625. (E in fine:) Appresso Bartholomeo Magni. - in 4°. Canto, Tenore, Alto, Basso primo coro; Canto, Tenore, Alto, Basso secondo coro, o Basso continuo. In tutto opuscoli nove.
All'111.ma ot K.ma Sig.ra e Patrona Col.ma la Signora 1). Agnesina Dandolo noi Monasterio d' ogni Santi in Panca.
Volendo io consecrare questi miei Salmi Musicali al Re della gloria alla cui gloria io gli hò composti, & cercando io qualche Santo, che gli li presenti a nome mio in Cielo ; ho letto Santo Ambrosio, che dice celebriamo la lesta della Santissima
Vergine Agnese......Ma mentre io vo cercando
qualche Vergine in terra, che rappresentando la virtù, & il nome della Celeste Agnese, riceua per lei questo mio voto in terra; non so trouare altra
che V. S. Illustrissima & Reuerendissiina......
Consacro donque à Dio per mano di S. Agnese , & di V. S. Illus ivissima, & Reuerendissiina, questo mio dono, accompagnato da vn riuerente inchino, & da vn perpetuo voto per le prosperità sue , & della Serenissima Sua Casa, & di tutto il suo Nobilissimo, & Religiosissimo Conuento. Di Venetia à di Prime Ottobre. 1025.
Di V. S. Illustrissima & Reuerendissiina
Deuotissimo Seruittore LEANDRO GALLERANO.
Gali erano Leandro di Brescia, min. Conv. Missarum et Psalmorum verba Mu8ÌcÌ8 exprimenda notis. Quinis vocibus decantanda. F. Leandri Gallerani Bri-xiensis Conuentualis S. Francisci, Vene-randae Arcac S. Antonii de Padua Magistri Musices. Opus Decimimi Quartuin. Reuerendissimo P. D. Hieronymo Spinelli S. Justinae de Padua Abbati Mentissimo. Dicatum. - Venetiis, Apud Ale-xandrum Vincentium. 1628. - in 4°. Cantus, Tenor, Altus, Bassus, Quintus, et Bassus ad Organimi. In tutto opuscoli sei.
Nulla s'apprende dalla dedicatoria del Gallerano elio tutta s' aggira nelle lodi del Patrizio Padovano Spinelli Ab. di Santa Giustina.
- Messa o Salmi concertati a tre, cinque,
et otto voci aggiontoui il Terzo Choro ad libitum. Di Leandro Gallerano Accademico Occulto detto l'Involato Maestro di Capella della Venerane!' Arca del Glorioso Sant' Antonio di Padoua. Opera Decima Sesta. - In Venetia, Appresso Alessandro Vincenti 1629. - in 4°. Canto e Quinto primo coro. Canto, Alto, e Basso secondo coro, e Basso per l'Organo. (A tergo del frontespizio havvi la seguente dedicatoria) :
Al Molto Illustre, & Reuer.mo P. Sig. e Patron Singolarissimo 11 P. Vittorio Negri Monaco Olive-tano, et Abbate nientissimo di S. Benedetto Novello di Padova.
Antico 11011 mon che Religioso costume fù quello de Gentili di consecrare à i loro falsi Numi i simboli delle più eminenti loro virtù. Come à Vener
la rosa, ad Apolline il plettro, & alle Muse gl'altri stromenti musicali. Et il che fu anco di poi santamente iinmitato da noi, col dedicare alli Spiriti nostri Beati le figure delle più rare loro doti. Come ad Antonio il Giglio , à Cecilia 1' Organo , & à gì' Angeli le Trombe e i Cimbani. Un così pio & lodato costume volendo hora osseruare anch' io, consacro questi miei Musicali Concenti all' honorato nome della Paternità Vostra Reuerendissiina come vero simbolo della singoiar sua deuotione alla Santissima Messa & à gì' altri diuini offici. Et come viua figura del nobilissimo gusto eh' ella hà della Musica, & de i Professori di quella. Gradisca donque la P. V. Reuerendissiina questo picciolo, ma proprio & debito voto della profonda mia osseruanza verso di lei. Et mentre ella mira queste mie Negre note andar saltando per il soleato campo di-queste bianche carte ; onero ella ode la dolce Armonia delle sonore voci andar ribombando le diuine laudi de i celesti Numi, s'immagini anco di vedere le virtù Ileroiche del P. Abbate Negro andar danzando per il candido affetto della mia singoiar deuotione; onero d' vdire il soave concerto ile i spiriti miei vitali, andar celebrando la grandezza dell'animo della P. V. Reuerendissiina alla quale riuerentemente in' inchino, & gli prego l'armonia perpetua di tutte le felicità, Di Venetia li 10 Luglio 1020.
Della P. V. Molto Illustre, & Reuerendissiina
Deuotissimo, & Deuintissiino Seruitore F. LEANDRO GALLERANO.
Di fronte poi alla seconda carta è impresso quanto segue :
«. Dichiaratone, et modo di concertare la presente opera.
» Cortesi e Benigni Lettori : La presente Opera è à 3. 5. 8. & il Terzo Choro sentirà sempre ail libitum per ripieno, dupplicandolo à beneplacito con voci & instromenti; qui sotto vi narrare breue-mente il modo di concertare.
» La Messa. Il Kirie e Gloria in excelsis è à 8. cioè il Primo Choro cinque voci di Concerto. C. A. Q. T. B. il Secondo Choro tre Instrumenti, cioè. Doi Violini, & vn Chitarrone, ouero altro strumento come parerà ; il Terzo Choro ad libitum.
» Il Credo, Sanctus, Agnus è à 5. cioè il Prime Choro; il Secóndo e Terzo Choro seme ad libitum.
» Di.> it, L'introducono è à 5. cioè il Primo Choro doi Tenori. & il Secondo Choro Doi Violini e Cattarono ; il D/.cit è à 5. il Primo Choro. il Secondo e Terzo Choro ad libitum.
» Confltebor. 11 Con/itebor è à 3. cioè nel Primo Choro doi Tenori e Alto. Tutto il resto è ripieno.
» Beatus. 11 Beaths è à 8. cioè il Prime Choro à \. doi Canti ò Tenori, Alto, e Basso Concertati; il Secondo Choro è à 4. cioè C. A. T. B.
» Lardate Pveri. Il Laudate pueri è à 8. cioè. Doi Canti, doi Alti, tre Tenori, & Basso. Il Terzo Choro ad libitum.
» Lardate Dominvm. Il Laudate Dominimi è à S. à Chori vguali.
» Magnificat. L'introducione è à 5. cioè, il Primo Choro doi Tenori ; & il Secondo Choro doi Violini & vn ('lattarono, ò altre stromento. Il Magnificai è à 5. il Primo Ch., il Secondo e Terzo Ch. ad libitum.
» Df.ì'it. 11 JìLcil è à 5. il Prime Choro. il Secondo, e '1 Terzo Choro seme ad libitum.
» con/itebor. Il Con/itebor è à 8. cioè à Cliori vguali.
» lìeatvs. Il Heatus è à 8. cioè il Primo Choro à 5. C. A. Q. T. e 15. il Seeonde Choro doi Violini & vn Chittarone, onero altre stromeote. il Terzo Choro ad libitum.
» Lardale pveri. Il Laudatepuerl è à 3. cioè nel Prime Choro dei Tenori & Alto. Tutte il resto seme per ripieno.