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Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna - Volume II

Gaetano Gaspari
Libreria Romagnoli Dall'Acqua, 1890, pagine 593

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PRATICA
   concentum decantanda. Opus Septimum. Dicatum Illustriseimis viris Inclitae Ci-vitatis Asculi Personam ejusquae di-gnitatem, ac decus magnificentissime 8ustinentibu8 olim pluribus Terris locis-que antiquo corum dominatui, amplae-que ditioni eubjectis nunc vero injuria temporum solum Terrae Nerreti Baro-nibus. - Venetiis, apud Alexandrum Yincentium. 1635. - in 4.° Alto primo coro, e Basso primo coro. (A tergo del surriferito lunghissimo frontispizio così è impresso) :
   Illustrissimi Signori Patroni miei Colendissimi.
   Sogliono naturalmente tutti gli huomini (per parer ci' Arte ) deiettarsi della Musica , specialmente quelli cred'io, che ne maneggi d' alto affare ado-prati sentansi tal' li ora ingombri gli animi di malanconia, e di noia per le difflculta ch'incontrano nel condurli a destinato fine, quindi è , che non riceuano medicina più salutare, ne antidoto più proportionato a xolleuare le oppresse menti della grata melodia de canti e suoni ; Onde do-uend* io far' vscir fuori a gli occhi del Mondo il settimo parto de Musici componimenti del mio pouero ingegno, hò preso ardire dedicarlo a questo nobilissimo Magistrato, che con somma prudenza gouerna il publico di questa Illustrissima Citta d'Ascoli, non perche conosca poter'apportar diletto di suaue armonia a quei delicati sensi, non mai stanchi nel sentir le querele de gli oppressi, e le giuste domande de supplicanti, per concedere a queste benignamente le gratie, a quelli con inuiolabile rettitudine restituire il loro hauere, tal volta dall' auaritia de Ministri, ò indebitamente occupato da chi se sia volentieri fò violenza a me stesso , mentre supplirà al difetto loro la conuenienza del proprio debito, sì per la consideratione, e bona corrispondenza che passa tra Ancona mia patria et questa Illustrissima Città, com' anche in riguardo di tante gratie, che nel ristretto di queste mura la benignità dei vostri Cieli influisse nella persona mia; stimarò questa la più rileuante. quando venga gradito (per la debolezza delle mie forze) quant'offerisco, benche all'altezza de loro meriti non eguale, e di gran lunga distarlo, ma perche scorgo, che col farsi sentire sotto la sicura protettone delle SS. VV. Illustrissime hauranno viua forza di palesare la mia deuot' osseruanza, tanto più, che le parti della Musica possano metaforicamente seruire per esprimere vna ben' ordinata Repubblica, quale è questa loro, oue s'accorda il Basso della plebe, col Soprano de Magistrati, il Tenore de buon Cittadini , col Alto de Gentiluomini, l'Acuto della Giouentù, col Graue della Vecchiaia; E co' tal politica consonanza com'a ciascun è noto il pietoso ben publico ne risulta. E qui resto con far alle SS. VV. Illustrissime humilissima riuerenza, e col pregarle da Dio prosperità desiderabile.
   Di Venetia il Primo Marzo 1G35.
   Di VV. SS. Illustrissime
   llumilissimo, Seruitore ClIRISTOPIIORO FLORANI.
   Col dire 1' autore che questo secondo libro di Messe era il suo settimo parto musicale , sembra doversi intendere che altre sei opere a stampa precedessero la presente. Più oltre ci manifesta la sua propria patria, che fu Ancona.
   Fiorimi Fra Grio Andrea, servita. Tersi della Turba concertati à quattro voci per li Passij della Domenica delle Palme, e Venerdì Santo con alcuni breui, e deuoti Motetti da' cantarsi nel visitare li Santissimi Sepolcri Dedicati A gl' Illustrissimi e Reuerendissimi Signori Dignità, e Canonici del Insigne Cattedrale di Pistoia Del Padre Frà Gio. Andrea Fiorimi Maestro di Capella dell' istessa , & Accademico Concertato Opera Settima. - In Bologna per Giacomo Monti. 1682. - in 4.® Canto, Alto, Tenore, Basso e Organo. In tutto opuscoli cinque.
   La dedicatoria di quest' opera è trascritta a car. 85 del catalogo della musica a stampa posseduta dall'Ab. Santini.
   L'autore vi è sottoscritto F. Gio. Andrea Fiorimi Sentita, e la data è di Pistoia li 9 novembre 1G82.
   1! più importante di detta lettera d'intitolazione si è il saper dall' autore eh' ei curvavasi sotto il peso di molti lustri, e che la sua età era quasi cadente.
   Foggia Francesco, romano. Missa, et Sacrae Cantiones binis, ternis, quaternis, quinisque vocibus concinendae auctore Francisco Foggia Romano in Sacrosanctu Lateranensi Basilica Musicae Praefecto. Opus Tertiuin. - Romae, Typis Mascardi. Anno Jubilei 1650. - in 4.° Cantus primus, Cantus secundus, Altus, Tenor, Bassus, et Bassus ad Organum. - In tutto opuscoli sei. (A tergo del frontespizio leggesi la seguente dedicatoria):
   Admodum Illustri et Rev.mo D. IX Abbati Dominico Salvetto Gualdensi Sanctae Mariae in via Lata de Urbe Canonico, et Domino meo observandis-siino. Franciscus Foggia Fel.
   Officii mei rationibus consonum esse censui, lias mu-sicas lucubrationes sub tuo nomine resonare, ut aliquod grati animi signum patefaciam, memor, mea sul» disciplina (te mandante) in Ecclesia Sanctae Mariae in via Lata ad laudein, et gloriam ejusdem Sanctissimae Virginis maximo cum populi concurso, et pietate, tam quarta cujus-que hebdomadae feria sanctioris liujus anni quam per octo festos Assumptaé Virginis dies fuisse decantatas. Qualecumque igitur hoc pignus obser-vantiae meae, tuis meritis debitae benigne exci-pias prò certo habens ex corde proflcisci, et Deus Optimus Maximus eademque Sanctissima Virgo te diu incoluinem servet. Vale.
   Le segnature de' quaderni hanno: Motecta Francisci Foggia. - Gli opuscoli sono sei.
   Quest'opera contiene cinque Mottetti a due voci; altrettanti a tre voci ; tre Mottetti a quattro ; e una Messa, un Mottetto e una salve Regina a cinque voci.
   — Francisci Foggiae Romani Basilicae S. Laurentij in Damaso de Urbe, Musicae Moderatoris. Octo Missae quaternis, quinis, octonis, novenisq; vocibus concinendae. - Romae , Apud Jacobum